Ad illustrare il progetto sono intervenuti al Consorzio Bim l’assessore alla Cultura del Comune di Mosciano, Daniela Ferrante, il funzionario della Soprintendenza Abap di Chieti, l’architetto Aldo Giorgio Pezzi, la storica dell’arte Chiara Pellino, la proprietaria ed erede del materiale documentale di Serafino De Benedictis, Annantonia De Benedictis.
“Con grande soddisfazione – spiega l’assessore Daniela Ferrante – abbiamo appreso che il Comitato Tecnico-Scientifico Speciale per il patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale, valutato il progetto, ha ritenuto di ammetterlo a finanziamento per la quasi totalità del costo ipotizzato, creando così le condizioni essenziali perché lo stesso possa vedere la luce e svilupparsi in tutte le sue fasi. Dalla proprietaria di questo peculiare patrimonio, Annantonia De Benedictis, che ringraziamo per la generosità e per la preziosa collaborazione, la nostra Amministrazione ha recepito la volontà di mettere a disposizione l’intero corpus di documenti per attività di studio, catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione mediante pubblicazione di un Catalogo on line dei materiali e realizzazione di una Mostra di materiali originali che saranno adeguatamente trattati e conservati. A seguito dell’avvenuto finanziamento ministeriale, sigleremo a breve con la signora De Benedictis la convenzione già predisposta ai fini della realizzazione del progetto”.
IL FONDO DOCUMENTALE. Serafino De Benedictis ha realizzato, sviluppandole e stampandole in proprio, decine e decine di foto amatoriali del conflitto mondiale, che hanno un eccezionale valore documentario. Tutti i principali protagonisti politici e militari della Grande Guerra vengono ritratti da De Benedictis, il quale mette le sue competenze tecniche al servizio delle esigenze di propaganda e di comunicazione del Comando Supremo, ma al contempo ritrae scene quotidiane di vita del fronte e di azioni militari , immagini scevre di retorica e libere dalle maglie della censura che si fanno via via sempre più crude e drammatiche, come quelle delle fosse comuni dove sono ammucchiati i cadaveri dei caduti, restituendo in tutta la sconvolgente autenticità gli effetti atroci dell’azione dell’uomo. Oltre alle fotografie, molte delle quali riportano annotazioni fatte di suo pugno, il ricco fondo documentale comprende numerose cartoline d’epoca, in parte prodotte personalmente da De Benedictis, viaggiate attraverso il mondo negli anni 1909-1918. E ancora lettere, pagine di quaderno, riviste, schizzi.