Zone vinicole emergenti: Austria

Quando sentiamo nominare l’Austria subito ci viene in mente la romantica Vienna, l’affascinante Danubio, l’illuminato Impero Asburgico ma non sappiamo che circa la metà della sua superficie ha una naturale vocazione vitivinicola principalmente dovuta alla geologia del terreno costituito da loss (strati di sabbia portati dai venti delle dimensioni del limo) che poggia su un terreno profondo calcareo (roccia costituita dal minerale calcite), dolomitico (da dolomia cioè roccia costituita da una frazione carbonatica ed una argillosa), gneiss acidi (roccia formatasi a grande profondità nei pressi delle grandi catene montuose), granito e granolite!

Non è necessario essere geologi per capire come questa complessità di costituzione del suolo e sottosuolo permetta di ottenere vini minerali, forti come difese immunitarie e molto complessi ma la caratteristica che distingue i vini austriaci dagli altri è la freschezza aromatica nonostante la piena maturazione!

In nessun altro paese del mondo i vini strutturati sono così delicati, freschi e minerali (per freschezza si intende un vino con una bella acidità che provoca una piacevole salivazione ed è l’anima del vino)! I vini bianchi della limitrofa e concorrente Germania (Mosella) sono eccellenti ma hanno quasi tutti un residuo zuccherino elevato……a volte troppo!

Tutto ha inizio nel primo secolo a.c. quando i romani introducono in Austria la coltivazione sistematica della vite nel Burgerland meridionale (la parte confinante con l’Ungheria) poi a fine 700 Carlo Magno (il primo imperatore del sacro romano impero) con il Capitulare de Villis (decreto sulle ville o legioni) mette per iscritto le regole per disciplinare le attività agricole e commerciali per poi redigere il primo catasto viticolo con selezione dei vari vitigni.

Dall’anno 1000 i “soliti” Cistercensi” (specie l’arcivescovato di Salisburgo tuttora proprietario di vigneti in zona) attuano una viticoltura massiccia lungo il Danubio bonificandolo e creando i famosi terrazzamenti per sfruttare le pendici della montagna! Nel 1327 l’Austria conta oltre 60 cantine dove si produce e si consuma vino ma soltanto nel 1740 si pongono le basi di una viticoltura più scientifica ad opera dell’imperatrice più amata di sempre: Maria Teresa d’Austria!

Nel 1860 il barone Von Babo fonda la prima scuola di viticoltura e frutticoltura tutt’oggi esistente e nel 2002 avviene la prima consacrazione al livello internazionale (the London tasting): veltliner e chardonnay austriaci occupano i primi 4 posti!

L’Austria enologica si divide in varie macrozone in base al clima; quella più interessante è la zona più fredda nei pressi del bacino del Danubio (ad ovest di Vienna) in cui 3 sono le regioni interessanti: Wachau, Kremstal e Kamptal dove si producono gruner (verde) veltliner e riesling corposi e con aromi particolari (pesca bianca, uva spina, mela verde) dovuti alle forti escursioni termiche notturne. Ad est di Vienna c’è il Wienviertel famosa perchè teatro della prima doc (in Austria dac) che produce vini più rustici e “pepati” (pepe bianco) rispetto a quelli del Danubio ma certamente particolari!

Lungo il confine con l’Ungheria c’è il Burgerland con temperature più elevate che plasmano il carattere dei vini con un corpo più accentuato; inoltre, l’alta umidità dell’aria dovuta alla presenza degli innumerevoli laghetti provoca il fenomeno della muffa nobile di cui parleremo in seguito. Infine si cala nella Stiria (la parte confinante con la Slovenia) regione dalla forte identità culinaria con clima temperato caldo che produce vini delicati e contemporaneamente aromatici e di forte carattere.

I vini austriaci disponibili in enoteca scovati dal mio collaboratore Maurizio Angelozzi in un viaggio selvaggio in loco non sono molti per il momento ma prevedo d’incrementarli;

Wachau

Sulle etichette dei vini sono elencati il vitigno, la tipologia (steinfeder fino a 11,5 gradi, federspiel fino a 12,5 gradi e smaragd oltre i 12,5 gradi) ed il vigneto o la sottozona; attualmente in enoteca ho un riesling “Smaragd” vigneto Achleiten (più strutturato del solito) ed un gruner veltliner “federspiel” vigneto terraissen (dalla complessità e mineralità uniche) entrambi dell’azienda Domaine Wachau fondata nel 1938 con prezzi rispettivamente di euro 23 e 14.

Kremstal Gruner veltliner “Sand 1 ” (da sabbia) dell’azienda Zohrer

vino molto delicato ma complesso che esprime tutta la territorialità ed è adattissimo a cucine povere di grassi ma ricche di spezie e vegetali; è un’azienda del 1270 e da allora tutti i primogeniti maschi DEVONO chiamarsi Anton!

Kamptal Gruner veltliner “stangl” (vigneto) e riesling ” wechselberg” dell’azienda Walschutz

il primo è un veltliner più strutturato ed appagante rispetto al Sand 1 ottenuto da vigne di 25 anni d’età, cremoso al palato con un sentore speziato ed agrumato è adatto ai vari formaggi e salumi NON molto stagionati ed alla cucina asiatica mentre il riesling proviene da vigne di oltre 30 anni, ha un residuo zuccherino di circa 4g,/l ed è succoso, elegante e molto persistente!

Burgerland: icewine (vino di ghiaccio) Kracher (vino dolce) da uve welchriesling, schreube e pinot gris

La raccolta delle uve ghiacciate avviene nei mesi di gennaio/febbraio durante la notte affinchè il succo sia molto concentrato di zuccheri giacchè la parte acquosa è ghiacciata! Sentori di miele d’acacia e ricchezza aromatica sono le armi di questa “cuvèe” (per il disciplinare locale sono i vini a media concentazione zuccherina). La cuvèe berenauslese è composta per il 30% di chardonnay, il 40% di sauvignon ed il 30% di welschriesling ed è un vino dolce ma non troppo (ciò è dovuto alla bella acidità presente che crea un bell’equilibrio con gli zuccheri) ma soprattutto “muffato” (vedi sopra) abbinabile con tutti i formaggi stile gorgonzola, con fegato d’oca ma anche da solo è piacevole.

In attesa di scovare nuove aziende interessanti austriache, vi saluto e vi invito ad una degustazione sempre più consapevole; sapere le origini e tutta la storia del vino che si va a degustare ne accresce il piacere e ci rende più acculturati!

Stefano Grilli – enoteca Saraullo – Tortoreto – 0861.787751

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