L’evento punta a riaccendere i riflettori sulla millenaria storia dell’antica città preromana per far accrescere la consapevolezza del tesoro racchiuso nel territorio ducale, in modo da favorirne il più possibile la conservazione e la promozione.
Diverse le iniziative in programma. Si comincia il 18 aprile, alle ore 17, quando nell’Auditorium Sant’Agostino di terrà “Un vetusto pomeriggio”, titolo accattivante che sintetizza la proiezione di filmati su Atri, la sua storia, i sapori e la natura. A seguire, il 19 aprile, visite guidate destinate ai cittadini e alle scuole, con orari dalle 15.30 alle 18 (il luogo dell’incontro sarà il portone della Cattedrale).
Il 20 aprile, dalle ore 17, sempre nell’Auditorium Sant’Agostino, si terrà il convegno “L’antico porto di Atri”. Dai continui lavori di studio sul porto, infatti, vengono alla luce scoperte sempre nuove, grazie alle instancabili operazioni di ricerca portate avanti dall’Archeosub Hatria, al cui fianco lavorano esperti provenienti dal mondo accademico italiano.
Durante i campi organizzati dall’associazione subacquea, in collaborazione con l’Area Marina Protetta “Torre Cerrano”, quest’estate, è stata filmata, ad opera di Sergio Agnellini, una bitta nelle acque che lambiscono l’antico torrione viceregnale di “Torre del Cerrano”. Questo ed altri ritrovamenti rafforzano la tesi della presenza di uno scalo romano nelle acque pinetesi. Il gruppo di studio aiuterà i partecipanti a comprendere meglio qual era l’aspetto dell’antico porto, le funzioni commerciali all’interno delle antiche rotte adriatiche ed i rapporti con la cittadina di Atri.
La settimana della cultura si chiuderà con uno spettacolo, promosso dalla Fondazione Tercas, dal titolo Mosè in Egitto, azione tragico-sacra in tre atti di Andrea Leone Tottola, tratta dall’omonima opera di Gioacchino Rossini. La rappresentazione si terrà alle ore 21 di domenica 22 aprile nella Cattedrale di S. Maria Assunta ad Atri.