Granati, che già cura una rubrica sul rapporto simbiotico tra uomo ed animale sulla emittente radiofonica giuliese, ripercorrerà le tappe storiche di questa antica arte insieme agli animali simbolo della stessa e la cultura, passando dai punti salienti e di massima rilevanza storica.
Si partirà dalla Mongolia, terra dove la falconeria è nata 6000 anni, fa attraverso le grandi aquile reali, che venivano addestrate per scopi prettamente venatori. Lo spostamento e la trasformazione da arte dell’aquileria a falconeria, lungo la via della seta percorsa anche dal noto cavaliere mongolo Gengis Khan fino ad arrivare in Persia. E qui la trasformazione in arte nobiliare araba attraverso i falconi, che servivano ai nobili arabi per incantare le popolazioni che, vedendoli gestire con tale maestria i falconi, gli esseri più liberi al mondo, li identificavano come grandi strateghi.
Largo spazio si riserverà all’arte della falconeria Federiciana del grande imperatore Federico II di Svevia che attribuì ad ogni ceppo nobiliare un falco simbolo( il falco gyr è il falco del re, il falco pellegrino del principe e della regina, il falco lanario del marchese e duca, il cavaliere con il falco sacro). Si parlerà anche della falconeria moderna, dell’utilizzo dei rapaci per il Bird Control, pratica di grande attualità, che vede l’impiego di rapaci addestrati per lo scaccio degli uccelli nocivi. Ad ogni puntata della rubrica verranno illustrate le capacità del rapace che verrà fatto volare libero, la storia e la cultura ad esso collegata e le tecniche di addestramento.
Quella di Giovanni Granati su “L’Arca di Noè” è la prima rubrica fissa su rete nazionale che tratterà l’argomento falconeria italiana divenuta patrimonio inestimabile Unesco dal dicembre 2016. E lo farà dando risalto ai luoghi e territori abruzzesi che ben si sposano con i voli della grande equipè di rapaci Falcong, che ad oggi ha raggiunto traguardi importantissimi tra cui la partecipazione al film documentario “Overland Falconry” in uscita per dicembre 2017 nei cinema.
Il documentario racconta la storia di 5 falconieri sparsi per il mondo, uno per ogni continente. Giovanni Granati è stato scelto per illustrare la storia dell’Europa tramite la falconeria federiciana e i falconi simbolo del grande imperatore Federico Il di Svevia.