Orsogna. “Come manna dal cielo. Il significato del cibo nella Bibbia” è il tema conduttore dei Talami di Orsogna, i sette quadri biblici viventi che sfileranno per le strade del paese la mattina di martedì dopo Pasqua, 18 aprile, dalle ore 10, con parata finale intorno alle 13 in piazza, dove – a proposito di legame con il cibo – il rito religioso lascerà spazio alla più prosaica tradizione del pranzo a base di “gnuccune aristufate”, piatto tipico della festa dei Talami (per prenotazioni 335.5216023). Per informazioni: www.talamiorsogna.it.
I Talami sono sette quadri viventi, ispirati a scene bibliche interpretate da attori immobili su un palco (dal greco “thalamos”, in latino “thalamus”, termini che derivano dalla radice “thal” che indica il tenere, portare, sostenere) posto su carri agricoli e trainato da trattori (tranne il VII, portato a spalla dal Gruppo Alpini). In alto una bambina, posta davanti a una raggiera, interpreta la Madonna del Rifugio cui è dedicata la festa. Sfilerà un gruppo di contadini e contadine (impersonati dagli attori del Teatro di Plinio), mentre la Compagnia tradizione contadine intonerà il tipico canto delle “messure». Accompagneranno i carri un corteo di canefore e bambine in abito bianco con lemnischi e candele. Ci saranno anche il Carro dei doni e la musica della Sarabanda.
L’origine del rito è nel dramma liturgico di epoca medievale, che man mano assunse caratteri di commedia, a volte persino comici: per questo la Chiesa decise che le sacre rappresentazioni, come quella di Orsogna, non dovessero più tenersi nei luoghi di culto, dove erano nate, ma sfilassero per le strade. La tradizione trova analogie nei “Misteri» di Campobasso e di York in Inghilterra (i “Pageants” con cui i Talami sono gemellati) e in Spagna con gli Auto Sacramentales, tutte narrazioni di scene sacre interpretate da attori su palchi mobili.
Il Comune di Orsogna, con l’Associazione culturale Talami Orsogna e il Comitato tecnico scientifico che l’affianca, sta recuperando ed evidenziando di anno in anno gli aspetti più tipici e antichi di questa tradizione. «Sono rozzi e talvolta grotteschi, ma pieni di forza e di originalità e devono più alla tradizione e meno al gusto deteriorato di cattive litografie di quanto si possa immaginare»: così nel 1907 la scrittrice e viaggiatrice inglese Anne Macdonell descriveva i Talami che, un secolo più tardi, nel 2011, sono stati riconosciuti “Patrimonio d’Italia per la tradizione” dal Ministero del Turismo.
La scelta dei bozzetti e la realizzazione dei singoli quadri è stata affidata, tramite concorso internazionale, ad artisti che saranno premiati proprio la mattina di martedì.
In realtà, la festa comincerà già il giorno precedente, il lunedì “in Albis”: per tutto il giorno saranno deposti canestri donativi con l’effigie della Madonna Nera presso un altarino devozionale del Belvedere. Madonna Nera che è all’origine della manifestazione: proprio in onore di questo quadro conservato un tempo nella Chiesa della Madonna del Rifugio (poi distrutta nel 1943 dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale) nacque il primo Talamo con attori che interpretarono la Vergine attorniata da fedeli in preghiera. Dalle ore 21, nella Chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari si terranno il Santo Rosario e la Veglia in onore della Madonna del Rifugio con canti della corale “La Figlia di Jorio” di Orsogna e dei gruppi di pellegrini della Compagnia tradizioni teatine.
Martedì la festa continuerà anche nel pomeriggio, dalle ore 17.30 con la Santa Messa nella Chiesa parrocchiale e, alle 18, con la Processione in onore della Madonna del Rifugio accompagnata da un corteo di “Palomme”, donne con il fazzoletto bianco che intonano canti mariani, portatori di ceri devozionali, donne con i canestri votivi e devozionali. Alle 18.30 lo sbandimento dei canestri donativi; alle 19.30 il concerto dell’Orchestra “Domenico Ceccarossi” della Scuola secondaria di I grado di Orsogna.