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Virginia Galliani: la grande violinista abruzzese

Virginia Galliani, una vera scoperta della musica abruzzese. Ha iniziato a 3 anni a suonare, ma è solo all’età di sei anni che esplode la sua grande passione per il violino. Un vero e proprio amore che a 12 anni si conclama in Conservatorio. Virginia oggi ha 22 anni ed è richiestissima sia per le orchestre dove esegue, i grandi pezzi della musica classica, in primis Paganini, che nelle serate nelle discoteche e locali di mezza Italia, dove fa registrare sempre il tutto esaurito. Una ragazza molto solare e attenta anche ai processi e agli inevitabili cambiamenti della nostra società.

Virginia partiamo dall’inizio, con la più classica delle domande. Come nasce la passione per il violino?
“In verità, sono sempre stata attratta dalla musica. Onestamente però non dirti neppure io perché ho scelto proprio il violino, considerando anche il fatto che è uno strumento abbastanza complesso. E’ stato quasi un approccio istantaneo. Forse anche perché da piccola ero abbastanza esibizionista (sorride, ndr), infatti mi davo molto da fare, nonostante la mie piccole manine, facendo finta di usare il famoso quarto dito, anche se poi in realtà poi non ne ero capace. Ma non volevo essere da meno agli allievi più grandi di me. Ho studiato davvero moltissimo, credimi, per arrivare a questi livelli”.

Ti dividi in due tra la musica classica e quella moderna, quasi in una doppia vita
“Si è vero. Ma c’è da dire anche che già dall’età di 8 anni giro molto. Ho fatto diversi master nella ex Yugoslavia, in Austria, ho lavorato anche con la Hofman la famosa violinista di New York. Devo dire però che questa mia doppia identità mi porta a vivere la mia passione in due modi differenti. Da un lato infatti, lavorando nell’orchestra di Santa Cecilia a Roma, ho la possibilità di crescere ogni giorno musicalmente; mentre dall’altro lato, esibendomi nei locali di sera con il violino elettrico, scarico forse quella tensione che normalmente si accumula e ricevo allo stesso tempo l’adrenalina che il pubblico mi trasmette ogni volta. E’ davvero una bella sensazione. Anche se richiede molti sacrifici, portare avanti entrambi gli aspetti di questa mia passione”.

A proposito di locali: hai lavorato in quasi tutti quelli più importanti in Italia.
“E’ vero. Anzi ti dirò, che non ho neppure un agente mi organizzo tutto da sola (sorride di nuovo ndr). Ho lavorato al Papete, allo Spazio 900 di Roma, a Firenze, Siena, in quasi tutte le regioni tranne la Valle D’Aosta forse”.

A proposito di questo, so che hai ricevuto un’importante offerta. Ce la vuoi anticipare?
“Devo ancora decidere veramente, perché si tratterebbe di un bel cambiamento per me. Mi hanno offerto di lavorare in un grande ed importante locale di Dubai, ma sto ancora decidendo, anche perché attualmente frequento dei corsi di specializzazione ai quali tengo molto e questo trasferimento li bloccherebbe un po’. Vediamo. Ti terrò informato comunque”

In poche battute: come vedi i giovani oggi? Sono disposti a sacrificarsi come hai fatto tu per una passione, un sogno, un ideale?
“E’ triste che io ora da ragazza, ti debba rispondere in questo modo, e cioè che oggi molti giovani sono troppo legati alla materialità, non hanno più obiettivi. Ma la cosa peggiore è che forse non hanno più i valori. Probabilmente hanno smesso anche di pensare. Ecco questa è la cosa più triste forse”.

Virginia è una grande artista. Completa sotto ogni aspetto. Colpisce soprattutto la sua maturità, a dispetto della giovane età, che lascia trapelare ad ogni nota delle sue stupende esecuzioni dove diventa un tutt’uno con il suo inseparabile violino.