Spello. Si terrà il prossimo 4 marzo durante il Festival del Cinema di Spello (Perugia) la consegna del prestigioso “Premio Carlo Savina”, riconoscimento dedicato alla musica da film,che quest’anno andrà al compositore cinematografico francavillese Davide Cavuti. Il Premio, nato in Umbria, vede nella giuria personalità del mondo del cinema, membri e docenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma tra cui il Prof. Federico Savina, fratello del grande compositore.
Nella passata edizione l’ambito riconoscimento è stato assegnato al “Premio Oscar”Nicola Piovani.Quest’anno la giuria del Premio ha conferito la preziosa statuetta al maestro Davide Cavuti, compositore per pellicole dirette dai registi Michele Placido, Pasquale Squitieri, Rudiger Von Spies, per il film “Un’avventura romantica” che ha ricostruito la vita e le opere di Alessandro Cicognini, genio musicale di tutti i tempi.
“Davide Cavuti merita un riconoscimento così prestigioso quale il Premio Carlo Savina – ha dichiarato in una nota Gabriele Antinolfi, direttore della Cineteca Nazionale di Roma – per il suo talento e la bravura che si possono apprezzare nelle sue composizioni e per il suo impegno come ricercatore e studioso per le opere del periodo neorealista di compositori quali Alessandro Cicognini e non solo. Nel Fondo Carlo Savina della Biblioteca “Luigi Chiarini” presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sono presenti le registrazioni di alcune colonne sonore del Maestro Carlo Savina che possono essere ascoltate seguendo sia i brogliacci degli appunti presi nella prima visione del film che nelle partiture originali che ne hanno poi guidato la realizzazione da lui stesso dirette. Il Premio Savina – conclude il direttore Antinolfi – vuole essere un ulteriore omaggio ad uno dei più grandi compositori del cinema italiano”.
Originariamente nel film muto la sorgente sonora era un semplice accompagnamento sonoro interpretato da un pianista – recita la nota di presentazione degli organizzatori del Premio Savina – un continuo e unico racconto musicale legato alla scena, eseguito da un narratore che suonava sotto lo schermo. L’avvento del cinema sonoro, che risale al 1927 in cui venne proiettato “Il cantante di jazz” di Alan Crosland, segnò un decisivo salto di qualità nel linguaggio cinematografico che scopriva nuove possibilità espressive: la colonna sonora diventava una componente importante per la realizzazione di un film e il Maestro Carlo Savina, a cui è intitolato il premio, ne è stato uno degli interpreti più importanti nella doppia veste di compositore e direttore d’orchestra interpretando le tendenze più significative della musica del ‘900.”
“Sono onorato di ricevere un Premio così prestigioso e intitolato al maestro Carlo Savina, uno dei più importanti compositori e direttori d’orchestra del cinemaitaliano e non solo– ha dichiarato il maestro Davide Cavuti – Carlo Savina è stato un musicista di esclusiva e raffinata formazione colta– continua Cavuti -si è affermato come compositore cinematografico all’inizio degli anni Sessanta, scrivendo musiche per circa trecento film e lasciando tracce memorabili anche nelle orchestrazioni e nelle collaborazioni con maestri quali Nino Rota, Philippe Sarde e MiklòsRòzsa; è stato, inoltre, amico personale e vicino di casa a Roma del Maestro Alessandro Cicognini. Ringrazio la giuria del Premio che ha voluto conferire al mio lavoro questo importante riconoscimento”.
Il Premio è promossa dall’“Associazione culturale di promozione sociale Aurora” presieduta da Donatella Cocchini e sotto la direzione artistica di Fabrizio Cattani, e durante la manifestazione ci sarà la partecipazione nella serata di premiazione anche del registaPupi Avati.
Carlo Savina, durante la sua carriera, vinse molti premi e riconoscimenti tra i quali un “David di Donatello” per la colonna sonora di “Pizza Connection” (1985) di Damiano Damiani con Michele Placido e un “Grammy Hall of Fame Award” nel 2009 per aver diretto il “Love Theme from The Godfather” di Nino Rota.
Il “Premio Carlo Savina” è un omaggio ad un grande Artista che “con cura e sapienza artigianale, è riuscito a fondere arte e mestiere e ha trasmesso ai suoi tanti allievi la passione e la tecnica necessaria per affrontare lo straordinario mestiere di musicista per il cinema”.