L’Aquila. “Mani che parlano” è il primo Festival di teatro di figura presentato questa mattina nell’Auditorium”Piervincenzo Gioia” di Palazzo Silone all’Aquila. Il progetto, che prevede un cartellone ricco di appuntamenti programmati per il periodo compreso tra il 12 dicembre e il 20 gennaio, è stato realizzato con il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Por-fesr 2007-2013 con l’obiettivo di offrire alle piccole realtà ricadenti nell’area del cratere la possibilità di creare occasioni di coesione sociale e di fruizione culturale destinate a tutta la comunità, ma in particolar modo ai bambini.
Gli incontri, spettacoli teatrali, laboratori ed una mostra di livello europeo (collezione Zanella- Pasqualini di Budrio), avranno luogo nei comuni di Fontecchio, Barisciano, San Demetrio e Poggio Picenze.
“Quando parliamo di teatro di figure pensiamo subito alle marionette: in realtà ciò è limitante per una forma d’arte che privilegia l’oggetto e la materia come esseri animati” spiega il Direttore artistico e referente dell’Associazione culturale “Dedalus”, promotrice del Progetto Manuela Del Beato. “Il teatro di figura ha la grande capacità di portare in sala grandi e piccini trascinandoli in un’esperienza che non ha confini d’età. In questo genere teatrale l’adulto torna ad essere un po’ animista, come il bambino che dà “anima” ai fenomeni naturali, esseri viventi e oggetti inanimati. Esso si fonda sulla meraviglia, lo stupore che suscita, che ci riporta ad un archetipo d’innocenza”.
“Mani che parlano” è un progetto multidisciplinare che mira a stimolare la creatività dei bambini tramite molteplici sollecitazioni sensoriali e ad alimentare il piacere della fruizione della narrazione; gli appuntamenti costituiranno un’opportunità affinché anche i più piccoli possano avvicinarsi alla letteratura (grazie ad uno spettacolo dedicato all’Inferno di Dante), di riscoprire tradizioni popolari come il ballo delle pupazze, di reinventare le favole più note (come quelle di Cappuccetto Rosso e di Biancaneve), di sperimentare le abilità manuali nella realizzazione di burattini di cartapesta.
Attraverso i fondi stanziati dall’UE, il servizio Politiche Culturali ha voluto incentivare i progetti culturali più significativi con l’obiettivo di offrire opportunità d’incontro nel superamento delle “macerie del cuore”: la Dirigente del Servizio Politiche Culturali della Regione Abruzzo Paola Di Salvatore ha evidenziato come l’originalità, l’attrattività, la qualità e la economicità del Festival “Mani che parlano” abbiano costituito indiscutibili punti di forza nella selezione dei progetti giudicati presso la Commissione di Valutazione.
Le Amministrazioni Comunali coinvolte nel progetto hanno mostrato entusiasmo nell’attenzione dedicata alle piccole Comunità: queste, da sempre a rischio di spopolamento, vivono nel post sisma una condizione di maggiore precarietà e assenza di servizi. Sabrina Ciancone, sindaco di Fontecchio, presente stamane alla conferenza stampa, ha sottolineato gli effetti benefici del finanziamento di iniziative culturali nelle piccole comunità del cratere: “Non vogliamo distrarci dai problemi impellenti di ricostruzione dedicandoci ad iniziative culturali; bisogna ridare fiducia alla popolazione e la cultura mi sembra lo strumento più pulito per raggiungere la coesione sociale”.
Maggiori informazioni sul programma del festival sono consultabili sul sito www. teatrodedalus.it
Elisa Giandomenico