Chieti. Al Foyer Storico del Teatro Marrucino di Chieti, è stata presentata la stagione di prosa 2011/2012 , in particolare le rassegne Contemporaneo, Ragazzi, Dialettale e Cabaret.
“Concludiamo la presentazione di tutte le rassegne – ha spiegato il senatore Fabrizio Di Stefano – chiudendo così tutte le manifestazioni del Teatro Marrucino con tutte le sue specificità. Via via ci saranno delle novità che si aggiungeranno. Fino ad adesso ci siamo concentrati nel risolvere i problemi senza dare spazio alle polemiche. Poichè un Teatro che si rispetti, oltre alla programmazione deve avere un corollario a fianco di un evento specifico, noi stiamo arricchendo la programmazione all’apparato della signora Antonucci con una serie di attività da affiancare alla programmazione specifica del Teatro Marrucino”.
La rassegna del Teatro Contemporaneo si aprirà il prossimo 16 dicembre con “La locandiera” con regia di Jurj Ferrini e proseguirà il 10 febbraio con “L’avaro” con regia di Stefano Angelucci Marino, il 2 marzo con “Il caso di Dorian Gray” (regia di Pino Micol) con Manuele Morgese, il 23 marzo “Intervista con Marinetti” con regia di Branchetti e Antonucci e si concluderà il 27 aprile con “La fiaccola sotto il moggio” regia di Serena Sinigaglia.
“Ringrazio sentitamente l’amministrazione – ha detto Stefano Angelucci Marino, curatore del Teatro Contemporaneo e dei Ragazzi – per l’opportunità che mi è stata data. Il Teatro Marrucino è l’unico Teatro abruzzese che ospita le eccellenze del Teatro nazionale ed internazionale. L’anno scorso all’interno del Teatro Contemporaneo abbiamo ospitato alcuni artisti che si sono occupati dei classici del genere. L’esperimento ha funzionato, gli spettacoli hanno registrato il pieno. Da sottolineare è l’ultimo spettacolo che è La fiaccola sotto il moggio. D’Annunzio non è molto amato dai teatranti italiani, questo perchè spesso i suoi testi teatrali non sono rappresentabili, sia per un fatto di sensibilità che di velocità di scena. Attraverso un’operazione complessa, siamo riusciti a fare La fiaccolata sotto il moggio che è molto bella. Da un lato i ragazzi, i giovani, dall’altro vediamo come il grande classico si possa affermare al pubblico e si possa prestare ad epserimenti”.
Per quanto riguarda il Cabaret, si partirà il 14 aprile con Bove & Limardi, si proseguirà il 28 aprile con Paolo Migone, il 19 maggio con Ivaldo Rulli e si concluderà il 26 maggio con Massimo Burgada.
“Voglio ringraziare l’amministrazione di Chieti – ha rimarcato Ivaldo Rulli curatore della rassegna del Cabaret – che per il secondo anno ha voluto rinnovare il Teatro di Cabaret. Quest’anno il cartellone presenta quattro spettacoli con un’organizzazione non casuale. Abbiamo scelto quattro artisti provenienti da quattro parti diverse d’Italia, questo lo abbiamo voluto fare nel 150° anniversario dell’unità nazionale. Saranno quattro serate molto belle, abbiamo ridotto i prezzi per poter permettere a tutti di partecipare. Il mio invito che rivolgo alla città è quello di non perdersi questa opportunità”.
La rassegna Dialettale partirà il 14 gennaio con “’N città tutte ‘ssaurite” di M. Antonietta Feuglio, si proseguirà l’11 febbraio con “Dai, dai, dai la cepelle diventerà aje” di Giancarlo Verdecchia, il 3 marzo con “Ddu è troppe… ma une è poche!” di Marina Di Carluccio, il 17 marzo “Che bella famije” di Tonino Ranalli ed Enzo D’Angelo e si concluderà il 31 Marzo con “Pensione scatenate” di Antonio Potere.
“Il Teatro Dialettale è quello più importante d’Abruzzo – ha concluso Ileana Antonucci, curatrice del Teatro Dialettale – ed il Teatro Marrucino rappresenta la punta di diamante. Questa è una tradizione che va avanti dal 1995. Sono opere molto divertenti e queste compagnie hanno poco da invidiare a quelle professioniste. Si eviterà di fare riferimento a giurie e premi perchè per loro è già un premio calcare questo palco”.
Francesco Rapino