La commedia, ben nota, è probabilmente il capolavoro di Eduardo De Filippo, l’insuperato maestro della commedia napoletana. La regia d’occasione, invece, è a cura di Paola Capone, da tempo impegnata nella realizzazione di opere teatrali in vari istituti di pena, che ha messo in scena una commedia incentrata sul tema della mutabilità del reale e del bisogno di certezze di ognuno. “L’idea di questo spettacolo – racconta Mauro Moretti, presidente del Csv Pescara – nasce prima dell’estate, quando insieme al mio amico Lorenzo Di Flamminio sono andato a vedere una rappresentazione teatrale di questi detenuti a Chieti. Al termine, siamo rimasti colpiti da una ragazza che, facendo un ringraziamento pubblico, ha detto ‘nessuno potrà mai cancellare il desiderio di bellezza che c’è dentro di noi’. Una frase che, detta da una detenuta, ci ha veramente impressionati. Da quel momento è nata un’amicizia con loro e, soprattutto, con i vertici della Casa Circondariale di Chieti. Lo straordinario tentativo di valorizzazione dell’umano – conclude Moretti – rappresenta davvero una costruzione del bene comune, che vogliamo far conoscere a tutti”.
Daniele Galli