Chieti. Ogni luogo racconta una storia, ma non per tutti è la stessa: ciascuno di noi aggiunge un sentimento, un ricordo, un’emozione che rende quel luogo unico e prezioso, fino a farlo diventare per sempre una parte di se?. Un luogo indimenticabile, ma che la memoria da sola non puo? difendere. Il censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo è un’occasione unica per “restituire” con un gesto concreto tutto l’amore che questo luogo ci dà. E anche quest’anno, per l’ottava edizione, l’adesione degli italiani e? stata eccezionale: più di un milione e mezzo di voti.
Dietro all’impressionante mobilitazione che ha coinvolto 1.573.032 cittadini e agli oltre 33.000 luoghi oggetto di segnalazione da parte di singole persone, che hanno partecipato spontaneamente all’iniziativa, o che hanno fatto parte dei 319 comitati che si sono attivati in occasione del censimento raccogliendo le firme, ci sono tante storie.
Riuscire a entrare nella lista dei più votati “luoghi del cuore”, dopo quindici anni di vita del progetto, è ormai un riconoscimento ambitissimo, visto che permette di far ascoltare ad amministratori e media la voce di chi vuole veder protetta, recuperata e valorizzata l’Italia più bella – quella custodita nella memoria, in una pagina di diario, in un album di fotografie o nel racconto di una bella avventura – e a cui è legata la propria identità. Segnalazioni che sono lo specchio di un Paese caratterizzato da un patrimonio tanto ricco quanto diversificato e troppo spesso in pericolo.
Al 23esimo posto nella classifica nazionale, con 12.125 voti è la Chiesa della Congrega o della Madonna del Rosario a Villa Santa Maria (Chieti), mentre al 70esimo posto con 4.704 voti l’Emissario di Claudio-Torlonia a Capistrello (L’Aquila).
La Chiesa della Congrega o della Madonna del Rosario a Villa Santa Maria (Ch) è sede della Congregazione di frati del Santissimo Rosario fin dalla sua fondazione nel XVII secolo. La chiesa si erge su uno sperone roccioso in forte pendenza, motivo all’origine dell’utilizzo di contrafforti a scarpa, inseriti come sostegno dei muri posteriori e laterali. L’esterno, costruito in pietra locale e connotato dalla presenza delle buche pontaie, è semplice e dimesso. Vi si contrappone l’interno barocco a navata unica, intonacato di bianco che presenta decorazioni a stucco e dipinti a opera di artisti locali.
La chiesa si sviluppa su due livelli, quello superiore deputato a chiesa in cui si svolgevano le funzioni religiose e a sede della Congrega e quello interrato, a cui si accedeva attraverso un’apertura nella zona absidale, adibito a sepoltura dei confratelli. L’edificio ha subito negli anni Settanta del Novecento danni consistenti, dovuti al crollo di una parte della roccia su cui poggia; da quel momento la Curia, proprietaria del bene, ha realizzato diversi interventi, tra cui la messa in sicurezza del tetto e del campanile.
Tuttavia la chiesa risulta inagibile e si è costituito un comitato per chiederne il recupero. Grande è stato l?impegno dei cittadini, che hanno esteso il loro appello ai conterranei espatriati nel mondo, raccogliendo firme anche da Stati Uniti, Canada, Australia e da diverse parti d?Europa.
Al 70esimo posto c’è l’emissario di Claudio-Torlonia a Capistrello: venne costruito a partire dal 52 d.C. per volere dell’imperatore Claudio, allo scopo di regimentare le acque del lago Fucino, nella Marsica, di ovviare alle periodiche esondazioni e ricavare nuove terre fertili: si tratta di una galleria lunga circa 6 chilometri, che ha origine presso la località di Borgo Incile e sbocca poco oltre la cittadina di Capistrello, è corredata di 30 pozzi di aerazione, i “cunicoli di Claudio e di Nerone”. L’opera rimase in funzione fino alla caduta dell?Impero Romano. Dopo l’abbandono, il livello del Fucino tornò a crescere; solo tra gli anni ‘60 e ‘70 dell’Ottocento si attuò definitivamente l’impresa del suo prosciugamento grazie al ripristino e all’ampliamento dell?emissario, su iniziativa del principe Alessandro Torlonia. Oggi la monumentale rete di cunicoli è oggetto di un piano di recupero e valorizzazione promosso dal Comune di Avezzano, dal Comune di Capistrello, dalla Regione Abruzzo, dal Consorzio di Bonifica Ovest e dal GAL Terre Aquilane. Un’associazione di cittadini di Capistrello ha promosso la raccolta firme a favore dell’emissario per la sua importanza come opera ingegneristica e per dargli la giusta valorizzazione a livello nazionale.
Nei prossimi mesi si aprirà una nuova, importante fase di lavoro: i primi tre classificati, in qualità di vincitori del censimento, se ne avranno i requisiti, riceveranno un contributo a fronte della presentazione di un progetto da concordare. Inoltre i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 1.500 voti – come nel caso dei due luoghi abruzzesi – potranno candidare al FAI, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2017, una richiesta di intervento, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che garantisca un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni precedenti, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori in collaborazione con il MiBACT.
I luoghi italiani più votati
• Al primo posto il Castello e Parco di Sammezzano, Reggello (FI)
• al secondo posto il Complesso monumentale di Santa Croce, Bosco Marengo (AL)
• al terzo posto le Grotte del Caglieron, Fregona (TV)
• al quarto posto l’ Area archeologica di Capo Colonna, Crotone
• al quinto posto la Ditta Guenzati, Milano