Chieti. Per iniziativa dell’associazione organistica teatina “Adriano Fedri” anche per questa edizione, nonostante le difficoltà economiche del momento, si è riusciti ad organizzare il quarto appuntamento del festival intitolato “Itinerari organistici abruzzesi”, grazie alla buona volontà del presidente dell’associazione, maestro Walter D’Arcangelo, e al contributo della Regione.
L’edizione di quest’anno si svolgerà in collaborazione con diverse parrocchie della diocesi che ospiteranno i concerti, come da programma, in cui si vuole valorizzare la bellezza di questi strumenti musicali in grado di affascinare pubblico e fedeli, sia durante i concerti che nella musica sacra delle funzioni religiose.
“Il Festival Itinerari organistici abruzzesi è un patrimonio da riscoprire” – ha evidenziato il maestro D’Arcangelo, appena di ritorno da un tournée in Spagna – con sette serate che inizieranno il 26 novembre a Carunchio per concludersi l’8 gennaio 2012 a Chieti nella Cattedrale di S. Giustino. La rassegna teatina costituisce un importante appuntamento culturale a pieno titolo, di valenza sia regionale e nazionale che internazionale , con un cliché ormai collaudato in cui interpreti di fama internazionale si esibiscono da solisti o con altri musicisti sui diversi organi della provincia di Chieti. Quest’anno – prosegue il maestro D’Arcangelo, direttore artistico del festival – per scelta abbiamo deciso di invitare solo artisti italiani in occasione del grande evento storico dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia. Ascoltare il suono che esce da questi strumenti e’ sempre un’esperienza piacevole, grazie anche alle particolarità sonore e architettoniche. Nell’era della tecnologia applicata e’ quasi un “dovere” riscoprire le melodie raffinate e i diversi suoni dell’organo che evocano momenti di vita più sereni e meditativi”.
A sottolineare l’importanza di questo festival da segnalare il restauro dell’organo di Roccaspinalveti, strumento anonimo risalente alla seconda metà del Settecento. “Finalmente dopo anni di attesa – chiosa D’Arcangelo – torneremo a sentire il suono delle canne di questo bellissimo e antico strumento. Mi auguro che questo sia l’inizio di tanti altri restauri di organi situati in diverse Chiese della nostra diocesi, in particolare il tanto auspicato restauro dell’organo della cattedrale di Chieti, strumento di Pacifico Inzoli risalente al 1885 e collocato nella Cripta di S. Giustino. Spero che per questa quarta edizione – prosegue il direttore del Festival – la qualità dei brani proposti e degli artisti possano trovare ancora, come negli anni passati, il gradimento degli appassionati e di quelle persone che si avvicinano per curiosità al fascino e alle suggestioni che la musica organistica riesce a regalare”.