L’Aquila. “Scende un silenzio assordante sul mancato rifinanziamento dei libri di testo e delle borse di studio per gli studenti della scuola dell’obbligo”. È questa la denuncia di Cesare D’Alessandro, consigliere regionale IdV, che sottolinea come ad anno scolastico ormai iniziato nulla sia ancora giunta dalle casse regionali.
“Negli anni scorsi” commenta in proposito, “già a luglio-agosto si conoscevano le somme messe a disposizione per le famiglie dei meno abbienti; oggi, ad anno scolastico inoltrato, nonostante le continue sollecitazioni, le richieste dei comitati studenteschi, delle famiglie, siamo ancora all’anno zero. Perché ‘zero’ è stanziato per i libri di testo e ‘zero’ è stanziato per le borse di studio! Gli abruzzesi, nel pieno di una crisi economica senza precedenti, oberati dalle maggiori tasse per la sanità, dai costi del terremoto, sono lasciati da soli ad affrontare le spese per l’istruzione. Se vorranno garantire un futuro ai propri figli, dovranno tirare la cinghia e contare solo su sé stessi. Se e quando arriveranno i fondi sarà troppo tardi per chi fatica ad arrivare a fine mese e non può, oggi, anticipare soldi che non ha”.
Nell’opinione di D’Alessandro si tratterebbe di costi sociali che le famiglie abruzzesi starebbero scontando ora dopo anni di “bengodi berlusconiano”. Da qui l’accusa all’assessore Paolo Gatti, che “ogni giorno vanta i ‘successi’ della cassa integrazione – siamo a questo punto, vantarsi per il numero dei cassintegrati – deve alzare la voce e pretendere dal Ministro, appena insediato, che vengano assegnati subito i fondi per i libri di testo e le borse di studio, mettendo almeno una pezza ai danni prodotti dalla Gelmini”.