“Nasce un’era nuova del Premio Teramo, che rappresenta la nostra città” ha detto il primo cittadino “ma sappiamo bene quanto siano scarse le risorse a disposizione”.
“Spero di essere all’altezza di questo incarico” ha aggiunto Gambacorta, che rivela la sua “strategia” di rilancio del Premio. “Dal ’59 ad oggi è andato avanti senza un regolamento e questo ha determinato non pochi momenti di incertezza procedurale. Per questo credo sia fortemente necessario e sarà condiviso con tutti gli interlocutori culturali della città. L’intenzione, poi, è quella di mettere al servizio della collettività i 15mila racconti che rappresentano il patrimonio di questo Premio. Ma soprattutto, bisogna cambiare la mentalità, facendo forti economie, trovando partner economici che possano mettere a disposizione le risorse per i premi da consegnare ai vincitori e se ci dovessero essere editori desiderosi di unire il loro percorso con la storia di questo Premio, ben vengano. Bisogna fare in modo che il Premio Teramo mantenga il minimo. Questo è il primo obiettivo. Alla performance penseremo in un secondo momento”.
Marina Serra