Dominique Lapierre vince il Premio Scanno per la Letteratura

dominique_lapierreScanno. Dominique Lapierre è il vincitore della XXXIX edizione del Premio Scanno per la Letteratura. La giuria, presieduta da Gianfranco de Turris e composta da Simonetta Bartolini, Gaetano Bonetta, Antonio del Giudice, Ruggero Marino e Luigi Saitta, ha conferito il prestigioso riconoscimento allo scrittore, giornalista, antropologo, filantropo, per “India mon amour” (Il Saggiatore) che racconta “un’appassionata storia d’amore, non tra due persone, ma tra l’autore ed un Paese affascinante e controverso come l’India.

“India mon amour” rappresenta in modo esemplare il compendio umano, letterario, spirituale di questo rapporto di Lapierre con un “continente” dalle mille contraddizioni, l’India dell’informatica, l’India sul punto di diventare una potenza mondiale, ma anche l’India dove ancora 60 milioni di bambini non hanno scuola e 200 milioni di abitanti non hanno l’acqua. Ecco, “il valore letterario è tutto in queste pagine, in questa testimonianza che è, soprattutto, una testimonianza d’amore”.

A Dominique Lapierre è stato conferito anche il Premio della sezione Valori, dedicata a Riccardo Tanturri, vincendo per la prima volta nella storia del Premio Scanno due premi contemporaneamente.

A Plinio Perilli, poeta, critico e saggista, è stato invece conferito un Premio Speciale Poesia per il componimento dal titolo “L’Aquila, sorvolandosi” in cui “dispiega la parola in un sentimento di pietas, scaturito come una sorgente, dal profondo del cuore, per le vittime, per le persone, per i monumenti, per la natura, per la storia dell’Aquila sepolta di macerie. Un’Aquila che ripiega le ali ferite dalle sferzate di un terremoto che, come scrive Perilli, umilia e uncina gli animi”.

Giuseppe Novelli, professore di Genetica Medica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, vince il Premio per la Medicina perchè “nel campo della genetica umana, medica e molecolare ha contribuito al clonaggio di nuovi geni, alla caratterizzazione di nuove mutazioni, allo studio dell’espressione e alla messa a punto di metodi originali per la diagnosi pre-natale e post-natale”.

Nella sezione Diritto, il Premio è stato assegnato a Mario Caravale, preside e professore di Storia del diritto italiano della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”, come “studioso raffinato, che ha saputo suonare su molteplici tastiere le manifestazioni della scienza del diritto nella prospettiva storica”.

Vittorio Emiliani, giornalista, scrittore e politico, vince il Premio per l’Ecologia, perché “ha sempre tenuto alto il vessillo della tutela ecologica. I suoi articoli, i suoi comunicati, la sua azione come presidente del Comitato per la Bellezza da lui creato, hanno molto spesso ottenuto risultati impensabili nella difesa attiva e concreta del paesaggio e del territorio di questa Italia sempre piu’ oltraggiata e aggredita”.

Nella sezione Musica è stato premiato il Quartetto di Sassofoni Accademia, per “l’intensa attività concertistica svolta in oltre 25 anni di attività nelle più importanti sale da concerto di tutto il mondo”.

Ad Elisabetta Silvestrini, Direttore del Museo delle Arti e tradizioni popolari, infine, è stato assegnato il Premio Antropologia Culturale e Tradizioni Popolari per l’opera “Simulacri vesti devozioni. Etnografia delle statue ‘da vestire’ della Provincia di Latina“.

 

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