Una storia descritta da Carlotta Mismetti Capua nel libro “Come due stelle nel mare”. Non solo un libro, ma una storia vera raccontata prima su facebook nel gruppo La città di Asterix. Dal romanzo prende corpo il reading “Come due stelle nel mare” in scena domenica 18 settembre a Torano Nuovo (ore 18.30 a Palazzo de Gregoriis) e lunedì 19 settembre a Tossicia (ore 11 Sala Polifunzionale della Comunità Montana) per Emergenze Mediterranee. La lettura dei brani è affidata alla voce recitante di Antonia Renzella. Da Tagab arrivano 4 ragazzi che l’autrice incontra una sera in autobus a Roma. “Hanno camminato su e giù per le montagne, dormendo sotto le stelle, attraverso l’Iran, la Turchia, sempre a piedi. E poi su una barca gonfiabile, di notte, hanno attraversato il primo dei mari, e poi la Grecia, stipati in cento su un tir. E poi il secondo, imbarcati verso Bari. E da Bari su un treno qualsiasi”.
Di quel esiguo gruppetto ne rimarrà solo uno, Akmed di 16 anni. L’autrice decide di occuparsi di lui e si scontra con una burocrazia confusa e una legge come la Bossi Fini, sanzionata dall’ONU.
In Afghanistan – racconta Carlotta Mismetti Capua – “più di 130 mila afgani sotto i 18 anni sono stati uccisi dalle mine antiuomo: circa 10 milioni di mine sono ancora dentro la terra, nascoste come semi. Il 60% dei bambini non ha più un genitore o, come nel caso di Akmed, li ha persi tutti e due”. Questo mentre nel nostro Paese “Maroni lancia l’allarme: in Italia traffico d’organi di minori. Nel 2008 su 1320 minori approdati a Lampedusa, circa 400 sono spariti”.