Così si legge nella presentazione dell’opera a cura di Carlos Sànchez: “Viviamo un’epoca difficile, (“Il presente / scorre in un torrente di sangue”) e la poesia, quest’oggetto estraneo, non può essere indifferente a questa realtà. Maria Giulia lo ricorda, con lucidità, do- lore, e anche con un barlume di speranza, sempre gui- data da un discorso poetico rigoroso (…). In Maria Giulia la parola evoca, col suo ritmo misurato, con la sua meraviglia, con dolcezza, il suo bollettino di guerra”.
Maria Giulia Mecozzi (Teramo, 1989) ha studiato Filosofia all’Università di Macerata dove, nel novembre 2011 ottiene la laurea triennale in Filosofia con votazione di 110/110 e Lode e nel 2013 la specializzazione in Filosofia della Scienza ed Epistemologia delle scienze naturali con il massimo dei voti, discutendo una tesi in Filosofia della Fisica intitolata “La sperimentazione mentale nella fisica relativistica di Einstein: tra empirismo, platonismo e neo-kantismo”.
Inizia a scrivere all’età 16 anni e il libro “Le vie del disagio” (2015) è la sua prima raccolta di poesie. A luglio del 2015 ha vinto il “Palazzina Azzurra Poetry Slam 2015” organizzata dal Murazzi Poetry Slam di Torino (Rete Italiana) e valida per il campionato nazionale di Poetry Slam.