Luna Calante: i turisti di Alba Adriatica catturati dal Festival internazionale degli artisti di strada

luna_calante_5Alba Adriatica. Dai percussionisti agli equilibristi, dai giocolieri ai contorsionisti, mimi e clown. Il tutto condito da un’atmosfera suggestiva, capace di catturare per ore l’attenzione di turisti e dei tanti bambini. Ha riscosso un grosso successo, in termini di pubblico e di consensi, la terza edizione di Luna Calante, il Festival internazionale degli artisti di strada, che si è concluso la scorsa notte ad Alba Adriatica. Il tratto conclusivo del lungomare Marconi, chiuso al traffico, si è trasformato in una mega-isola pedonale, paragonabile a quello che accade nella capitali europee, dove artisti di indiscusso talento e provenienti da ogni angolo dell’Emisfero, hanno catturato l’attenzione sia dei piccoli che dei grandi. Nelle varie postazioni fisse, allestite dall’organizzazione (l’evento è stato organizzato dalla Pro-Loco città di Alba Adriatica in collaborazione con l’amministrazione comunale, assessorati alla cultura e al turismo), gli spettacoli si sono susseguiti a getto continuo e il pubblico, presente in maniera superiore alle aspettative, ha seguito le evoluzioni dei vari artisti con partecipazione e trasporto. Decisamente variegata la tipologia degli spettacoli proposti: dai ritmi quasi tribali degli etiopi Fekat Circus, all’atmosfera creata dalle Hulan, formazione femminile della Mongolia, con musica, balli e spettacoli di contorsionismo, ai poliedrici artisti indiani di Milon Mela. Questi solo per citarne alcuni, visto che gli spettacoli proposti nelle due serate sono stati diversi . “ Siamo molto soddisfatti di come siano andate le cose” sottolinea Renato Pantoli, responsabile luna_calante_4organizzativo della Pro-Loco. “ La manifestazione oramai è conosciuta e richiama tanta gente, anche da paesi limitrofi. Gli spettacoli proposti, tutti di ottima fattura, poi rappresentano un’offerta tagliata su misura soprattutto per le famiglie che affollano in questo periodo la nostra cittadina”.

 

 

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