Torna la Battaglia di Montorio

battaglia_montorioMontorio al Vomano torna a vivere per un giorno, sabato 23 luglio dalle ore 20.00 in piazza Orsini, le eroiche gesta de “La battaglia di Montorio”.

Grazie all’interessamento della Pro Loco di Montorio, con il patrocinio del Comune e del Consorzio BIM Vomano Tordino di Teramo, il centro storico cittadino ripercorrerà per qualche ora quelle che furono le vicende storiche del comune di Montorio oltre cinque secoli fa.

Nel 1478 le province di Teramo e L’Aquila ricadevano nel regno di Napoli, malgrado ciò L’Aquila parteggiava per lo stato pontificio. Al conte Pietro Lalle Camponeschi, originario dell’Aquila, era stata affidata la contea di Montorio e di conseguenza i montoriesi parteggiavano anch’essi per lo stato pontificio insieme ad un gran numero di baroni che avevano le terre confinanti con esso. I teramani, invece, erano fedeli sudditi del re Ferdinando II d’Aragona e questo era causa di conflittualità con i montoriesi. A provocare le ire dei feudatari furono le nuove tasse imposte e il comportamento altero ed imprudente di Alfonso d’Aragona duca di Calabria, che vedeva di malocchio i baroni che erano riusciti ad arricchirsi a scapito della corona e non erano accorsi in suo aiuto nelle guerre da lui sostenute. Costui si riprometteva di dar loro una lezione. Avvertiti di ciò i baroni si riunirono a Melfi tramando una congiura. Primo pensiero dei congiurati fu di ricorrere al papa Innocenzo VIII e di sollecitare l’intervento degli Angioini, ma Alfonso d’Aragona, insospettitosi, chiamò a Chieti Pietro Lalle Camponeschi con una scusa per poi arrestarlo spedendolo prigioniero a Napoli. A questa notizia la città di L’Aquila insorse alzando le insegne del papa. Quasi tutti i baroni parteciparono a questa insurrezione, mentre Teramo, nel timore di ricadere sotto il dominio degli Acquaviva, si schierò dalla parte degli Aragonesi, guidati dallo stesso Alfonso. Fu un duello di astuzie, stratagemmi e inganni tra le truppe del ree quelle dei baroni. Per un anno si fronteggiarono senza mai combattere. Poi il 24 giugno 1486 a Montorio accaddero drammatici avvenimenti, ai quali si potrà assistere tuffandosi nel passato fra duelli cortesi, armi, armature e musica rinascimentale a partire dalle ore 20.00 nel centro storico di Montorio. La sfilata in abiti d’epoca aprirà il corteo storico per le vie cittadine, accompagnato dai tamburini in collaborazione con il concerto bandistico città di Montorio, a seguire avrà inizio il palio delle conche tra 14 pro loco teramane, in rappresentanza di undici comuni.

Le pro loco (Aquilano, Tossicia, Cerqueto, Alvi, Tottea, Villa Petto, Cermignano, Pascellata, Martesi, Hatria, Montorio, Leognano, San Massimo e Cortino) gareggeranno per la conquista del “Primo trofeo del palio”. La rievocazione storica de “La battaglia di Montorio” chiuderà la serata, durante la quale sarà possibile degustare prodotti tipici locali. Gemma Spada, nobil donna montoriese sarà interpretata da Roberta Di Donatantonio; al suo fianco Siviardo Franchi, interpretato da Luigi Falconi. A vestire i panni del Mezzafeccia Luigi Marietti, mentre gli armigeri, i nobili e i cortigiani saranno interpretati dai cittadini montoriesi in collaborazione con la Compagnia delle Armi di Teramo.

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