Cepagatti. Successo rinnovato per CepagattiArte, il Festival delle arti promosso dal Comune e giunto alla seconda edizione, che quest’anno ha visto tra i suoi ospiti anche l’artista Nada, in veste di autrice del suo quarto romanzo, ‘Leonida’ (Edizioni Atlantide).
“C’è stata una grande affluenza di pubblico e, soprattutto, di tantissimi giovani provenienti anche da altri territori”, ha affermato il sindaco, Sirena Rapattoni.
Il Festival si è tenuto dal 25 al 27 novembre a Castello Marcantonio, dove si è altresì svolta la premiazione dei vincitori del contest letterario e fotografico sul tema ‘Come eroi’, che invitava i partecipanti a riflettere ed esprimere, con le parole o con le immagini, la loro idea di atticismo sociale.
Ecco i vincitori:
per il contest letterario, Francesco Ricci, di Pescara, 43 anni, insegnante di italiano nella scuola media di Cepagatti, con il racconto ‘Battesimo’;
per il contest di fotografia, Eugenia Di Benedetto, di Cepagatti, 27 anni, autrice dello scatto ‘Tramandare’, in cui è raffigurato un uomo che insegna l’arte del cuoio a un bambino.
Per il contest rivolto alle scuole, sezione letteratura: Veronica Berardinelli e Beatrice Capone, ex aequo, entrambe della classe V B della scuola elementare di Cepagatti; Giorgia Martinelli e Stefano Cardellini, ex aequo, entrambi della classe III D della scuola media di Villanova di Cepagatti;
per la sezione fotografia: Valeria Di Donato, della classe V B della scuola elementare di Cepagatti; Jacopo Speziale, della classe I C della scuole media di Cepagatti.
Ai vincitori dei contest di letteratura e fotografia è andato un premio in denaro di 500 euro, alle scuole buoni da 100 euro per l’acquisto di materiale didattico.
A chiudere la tre giorni, Nada Malanima, insieme al suo editore, Simone Caltabellota.
A proposito della scrittura, Nada dice: “Con questo libro mi sono liberata di me stessa, anche se quando una persona scrive c’è sempre molto di quello che si porta dentro, come i valori, i sentimenti e i pensieri”.
“La forza nello scrivere me l’hanno sempre data le mie radici e le tante donne che mi hanno circondata, nonne, zie e sorelle. A 15 anni mi è piombato addosso un mondo che non volevo, che avevo paura di affrontare. Ma poi pensavo a loro, che non si riposavano mai, che dormivano tre ore a notte e che al momento di andare a letto pensavano già a quello che avrebbero dovuto fare il giorno dopo”.
“Vederle e ascoltarle mi faceva pensare che non ci si può spaventare per una canzone”.
Il Festival è stato organizzato con la direzione artistica di Alessio Romano.