I Quintorigo si sono formati nel 1996 e sin dagli esordi la loro musica si è contraddistinta per essere fortemente sperimentale, fondendo generi come il jazz, il classico, il rock e il pop. La band, concepita come ensemble di tre strumenti ad arco, un sassofono ed una voce, muove i suoi primi passi verso la metà degli anni ’90, maturando le tecniche di arrangiamento applicate al rock d’autore ed esibendosi come inconsueta cover-band nei club dell’Emilia-Romagna.
A consacrare il successo dei Quintorigo, le prime conferme: 1° posto ad Arezzo Wave ’98, premio della critica e per il miglior arrangiamento a Sanremo ’99, premio Tenco, lo stesso anno, come miglior opera prima, miglior arrangiamento a Sanremo 2001. Dopo aver vinto il Top Jazz nel 2009 come miglior formazione jazz dell’anno, esce il nuovo progetto: ‘English Garden’, dove la band ha deciso di rimodellare la propria personale idea di ital-rock, componendo un disco completamente in lingua inglese e chiedendo ad una delle attrici/cantanti icone del momento, Juliette Lewis, di suggellare con la sua sensuale voce alcuni brani. Il disco simboleggia un ritorno all’attitudine istintiva e viscerale del rock degli esordi della band. E questa attitudine viene espressa con gli strumenti di sempre: il sassofono di Valentino Bianchi, il violoncello di Gionata Costa, il violino di Andrea Costa, il contrabbasso di Stefano Ricci. Strumenti classici “(mal)trattati come non mai, sfibrati e trasformati con potente energia; filtrati e modificati con mirabolanti giochi di suoni da una moderna sensibilità e sparati all’unisono verso risultati che sanno di sperimentazione, di portentoso rock’n roll, a tratti di jazz, di soul e punk/blues”. E poi c’è la voce di Luca Sapio, il nuovo arrivato, autore di tutti i brani insieme al resto della band, come nelle migliori factory musicali.
Daniele Galli