I locali a marchio Cipriani sono distribuiti in quattro continenti (da New York ad Abu Dhabi, ben sette); in queste cucine oggi lavorano 120 chef. Sono gli “eredi” di Enrico Caniglia, cuoco abruzzese di Villa Santa Maria, che per oltre 40 anni è stato l’anima della cucina dell’Harry’s Bar di Venezia.
“Non ha mai messo piede in sala. Era un genio che riusciva a far mangiare anche la difficile contessa Volpi – ricorda Cipriani – Caniglia veniva da una regione, l’Abruzzo, che ha dato tanto alla cucina italiana, così come sono grandi i friulani che abbiamo in sala”. E proprio dalla terra del “mitico” Caniglia proviene la cuoca, coprotagonista della cena: Domenica Vagnarelli, del ristorante “Mediterraneo” di Alba Adriatica, gestito in collaborazione con il marito Giuseppe. Domenica, membro di Chic (Charming Italian Chef), ha dimostrato al pubblico del Relais Monaco un grande talento nel preparare due piatti di mare dedicati al pesce di paranza (tipica barca dei pescatori abruzzesi). Apertura straordinaria con insalata di seppie, gamberi canditi al peperoncino e una deliziosa crema fritta al limone. Poi un piatto simbolo della passione artigianale della regione: la Chitarra Verrigni (pasta prodotta dal 1898 a Roseto degli Abruzzi) con ragout di rana pescatrice al rosmarino e meringa salata allo zafferano. Maiale e agnello i sapori scelti dal pugliese Mimmo Salerno per le sue ricette, sempre ispirate al centro Italia: crema di fagioli cannellini con sagne spezzate e pancetta croccante di maialino da latte; carrè di agnello in crosta di pane speziato con mandorle, fave, pomodoro e pecorino. Ancora sapori del Sud nel dessert: fiadone con ricotta di pecora e miele al tartufo nero.