Dopo la “prima” in carcere a Pescara e lo spettacolo all’Università di Chieti-Pescara, il 20 ottobre debutta al Teatro comunale di Atri, con il patrocinio del Comune, la rappresentazione “Il Malato immaginario”, liberamente tratta dall’opera di Moliere e messa in scena dal laboratorio di teatro della Casa circondariale di Pescara e dall’associazione Voci di Dentro.
Due gli spettacoli in programma, la matinée riservata agli studenti dell’Istituto Zoli di Atri e l’esibizione pomeridiana aperta a tutti.
Sul palcoscenico, con la partecipazione straordinaria di Nadia Rinaldi, recitano anche dieci detenuti e tre volontari della Onlus che da quasi dieci anni operano all’interno delle carceri dell’Abruzzo con laboratori di scrittura, fotografia, corsi di computer.
“La rappresentazione”, spiegano gli organizzatori, “è frutto di un lavoro durato otto mesi e diretto da un detenuto che in passato si è già cimentato nella recitazione teatrale, un percorso per il cambiamento e la responsabilizzazione delle persone finite in carcere. Ma è anche rivolto alla società tutta contro stereotipi e marchi che fanno confondere l’uomo con il suo reato senza riconoscere che l’errore ‘non è per sempre’, che la sicurezza non è chiudere le persone dentro ma dare loro possibilità e chance che non hanno avuto”.