Drammaturgo, attore, regista, scrittore e attivista italiano, Dario Fo si è spento oggi a Milano, aveva 90 anni.
“Se mi dovesse capitare qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare”, così Dario Fo scherzava con chi gli era vicino negli ultimi tempi; l’autore di “Mistero Buffo” si è spento oggi all’ospedale Sacco di Milano, dove era ricoverato da alcuni giorni per problemi respiratori.
Uomo vulcanico e artista poliedrico, Dario Fo si è sempre considerato un “giullare”, ruolo riconosciutogli e celebrato anche dall’Accademia svedese, che nella motivazione con cui gli assegnò il premio Nobel per la letteratura nel 1997 scrisse :” perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.
Dario Fo, ultimo italiano a vincere il Nobel per la letteratura dopo Carducci (1906),Deledda (1926), Pirandello (1934), Quasimodo (1959) e Montale (1975), è stato, per almeno 40 anni, uno dei principali protagonisti del panorama culturale mondiale; la notizia della sua scomparsa ha fatto velocemente il giro dl mondo ed è stata rilanciata da tutti i maggiori media mondiali, dalla BBC al New York Times, passando per El Pais e Le Figaro.
Dario Fo è stato, tra le altre cose, anche un importante e seguitissimo attivista; negli ultimi anni si era avvicinato al Movimento 5 Stelle, ma oggi il cordoglio per la sua scomparsa è trasversale ai partiti; da Matteo Renzi, “con Dario Fo l’Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro Paese” ha detto il presidente del Consiglio, a Beppe Grillo, fino al leghista Maroni, sono numerosissimi gli esponenti politici che hanno reso omaggio al grande drammaturgo, ricordato anche al Senato con un minuto di silenzio.