Chieti. Questa mattina è stato presentato in Comune a Chieti il “Paranormal Circus Horror Show”, spettacolo ideato da Ottavio Belli e patrocinato dal Comune di Chieti, che si svolgerà nel capoluogo teatino, unica tappa abruzzese, dall’8 al 11 dicembre 2016.
“Questo evento – ha sottolineato l’assessore alle Manifestazioni ed Eventi, Antonio Viola – arriva dopo il successo di questi artisti che propongono i migliori spettacoli del settore e questo ci fa veramente piacere. Sulla scia di questo abbiamo pensato anche a quest’altro spettacolo proposto dal nostro amico Ottavio Belli. L’evento si terrà dall’8 all’11 dicembre, è organizzato dall’associazione La forza dei diritti e la direzione artistica anche questa volta è di Ottavio Belli, ancora una volta abbiamo adottato un nostro concittadino. Sono convinto che faremo tante belle cose perché è un grandissimo artista”.
“È un grande piacere per me portare avanti questo spettacolo nella mia città – ha detto l’ideatore dell’evento, Ottavio Belli – lo portiamo avanti già da diversi anni, è la prima volta che lo portiamo in Abruzzo. È il primo spettacolo horror allestito interamente in Italia. Non è uno spettacolo dell’orrore ma è comico ed è un po’ uno spettacolo teatrale. Quindi noi abbiamo cercato di dare uno sfondo teatrale a ciò che è il comico. C’è l’interpretazione di personaggi che vengono dal cinema horror, trattiamo delle tematiche un po’ discutibili. Abbiamo creato una trilogia, i produttori sono giovani e sono i primi ad aver creato quelle che sono delle mie idee. Ho cercato di portare nello spettacolo quelle che erano le mie paure di un tempo. Non abbiamo animali, non è stato un atto ad una vena animalista, ma abbiamo fatto questa scelta perché non sappiamo come inserirli. Questo ci porta ad avere un pubblico diverso da quello del comico tradizionale, ad esempio è uno spettacolo sconsigliato ai minori di 12 anni. Nel cabaret non c’è nulla di volgare, il linguaggio che utilizziamo è quello di tutti i giorni e piace molto ai ragazzi. Ne abbiamo fatto una trilogia perché abbiamo riscontrato un successo del primo capitolo e questo ci ha spinti ad andare oltre. C’è Diavolo che è un anticlown perché di solito ai clown piace giocare con i bambini, invece a lui piace giocare con le donne. Abbiamo un grande riscontro del pubblico on line, che è costituito da giovani, che poi sono quelli che vengono fisicamente a vedere lo spettacolo. Abbiamo personaggi che hanno partecipato a vari talent. All’interno di questo spettacolo, tutti i giorni, 45’ prima della rappresentazione, mettiamo in scena il pre show che è uno spettacolo nello spettacolo. Abbiamo voluto valorizzare un luogo di passaggio coinvolgendo lo spettatore da quando è in fila in cassa per il biglietto. Dall’inizio alla fine è come vedere un film”.
Francesco Rapino