L’ufficializzazione è arrivata stamane nel corso della missione istituzionale effettuata a Napoli in occasione della presentazione del volume ‘Il cancro sociale: la camorra. La storia di un prete che non ha mollato’ di Don Merola, nel quale è stata citata l’esperienza pescarese dello scorso anno. Lo ha annunciato l’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti presente a Napoli, con Don Luigi Merola, Virman Cusenza, Direttore del Mattino, Carlo Alemi, Presidente del Tribunale di Napoli, Lucio De Giovanni, Preside della Facoltà di Giurisprudenza Federico II, Marcello D’Orta, maestro di ‘Io speriamo che me la cavo’ e l’attore e regista Raoul Bova.
“Il nostro governo cittadino ha deciso di ripetere l’iniziativa – ha spiegato l’assessore Renzetti – che rientra nell’ambito delle attività tese alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale. Ancora una volta la manifestazione sarà riservata agli studenti più grandi, che oggi frequentano le terze classi delle scuole medie e che si apprestano a scegliere se e come proseguire i propri studi. Ad essi vogliamo lanciare un messaggio: la lotta alla criminalità parte dal miglioramento delle condizioni sociali e culturali della popolazione. I dati che emergono dall’Unione Europea ci dicono che il 16 per cento della popolazione, ossia 78milioni di persone al mondo, è a rischio povertà, e una su tre è già povera. E purtroppo dove c’è povertà sociale c’è sempre anche abbandono scolastico, generando un volano che pone i nostri ragazzi a rischio di reclutamento da parte delle organizzazioni criminali, che promettono facili guadagni, creando nuovi adepti dei boss. In tale contesto ha promosso la propria azione di lotta Don Luigi Merola, un giovane sacerdote che ha avuto la forza di entrare e approfondire tali meccanismi. Come istituzione, l’amministrazione comunale di Pescara non poteva restare ferma dinanzi all’importanza di tale missione”.
Monica Coletti