Lanciano. Oltre 40 carri, 33 contrade, più di 500 persone coinvolte. Sono i numeri del Dono, la sfilata dei donativi, dai prodotti della terra a vino, dolciumi, pasta, festoni colorati, olio, che le contrade di Lanciano offrono alla Madonna del Ponte.
Una tradizione che dal 1833 rappresenta l’orgoglio e la devozione della città nei confronti della Santa Patrona e che racconta la storia di un popolo e del suo patrimonio agricolo e rurale, vera e antica ricchezza di Lanciano. Ad aprire il corteo sarà il Gruppo tradizione, coordinato da Mimmo Spadano (Terre del Sud): si tratta di un nutrito gruppo di partecipanti, tra giovani appassionati di canto e anziane signore protagoniste storiche del Dono, che eseguono i canti antichi tradizionali degli inni alla Madonna del Ponte. Ospiti del Dono sono la CTT di Chieti (Compagnia tradizioni teatine) presieduta dal professor Francesco Stoppa e i comuni di Sant’Eusanio e di Treglio. La sfilata (il cui percorso è disponibile in diretta web sul sito www.abruzzolive.tv) si snoda dalle 9,30 dai viali delle Rose fino ad arrivare in piazza Plebiscito tra canti, balli, scene di vita campestre, lancio di caramelle per i più piccini, omaggi di dolciumi e prodotti agli spettatori. Alle 17,30 in piazza Plebiscito esibizione degli Sbandieratori per la Madonna del Ponte; alle 19 tradizionale vendita dei donativi il cui ricavato andrà alla parrocchia Madonna del Ponte; alle 21 spettacolo teatrale Salomè da Oscar Wilde con la regia di Rossella Gesini a cura del Teatro Studio Lanciano/Teatro Studio Vasto.
LA STORIA: Era il 1833 quando il Dono mosse i suoi primi passi a Lanciano. In quel periodo, infatti, il Vaticano era solito regalare corone decorative alle chiese per abbellire altari e statue dedicate ai santi patroni. Anche Lanciano si mise in fila. Nel frattempo, un gravissimo terremoto scosse la città laziale di Bracciano, che occupava i primi posti per ricevere quelle corone. Per ragioni di opportunità Bracciano si vide costretta a cedere il suo posto alla città di Lanciano. La devozione nei confronti della Madonna del Ponte, patrona della città ha quindi origine ben 183 anni fa.
I DIVIETI dell’8 settembre: