Spoltore. Saranno i Radiodervish, il gruppo italiano di world music, composto da Michele Lobaccaro e Nabil Salameh (di origini palestinesi), le stelle della seconda giornata della XXXIV Edizione dello Spoltore Ensemble 2016 domani, venerdì 19 agosto.
Alle 22, in Largo San Giovanni, prenderà il via il concerto che prende il nome dall’ultimo album, Café Jerusalem, e si tratta del primo degli unici due spettacoli a pagamento (costo del biglietto 5 euro).
Ma la seconda giornata dello Spoltore Ensemble partirà alle 19.30, in Largo della Porta, secondo la formula tutta nuova del ‘percorso-circuito’ emozionale e circolare, che vedrà coinvolte tutte le stradine e le piazze del centro storico.
Ad aprire lo spettacolo sarà la mostra del maestro della fotografia Stefano Schirato che porterà sulle mura storiche di Spoltore ‘Zirì-Tè, Voci dalla Terra d’Abruzzo’, la personale tratta da un volume di 150 fotografie, frutto di tre anni di lavoro, in cui Schirato ha catturato e raccontato la fierezza, l’amore e la passione con cui la gente d’Abruzzo mantiene in vita tradizioni popolari, arti e mestieri che hanno i colori e i volti della tipicità locale, che diventano così patrimonio collettivo e universale. E la mostra si snoderà tra videoproiezioni e gigantografie.
E quella di domani sarà la giornata dedicata all’arte, con l’apertura, alle 20, del Vernissage ‘Le Culture del Mediterraneo’ allestito lungo le strade di Spoltore e nella Casa della Cultura dal Collettivo Pepe. “Da una casa ‘Disertata’ che oggi, per la prima volta dopo dodici anni, riapre i suoi battenti, prende vita ‘Diserta’, non una semplice collettiva, ma un intervento site specific – ha spiegato Maura Di Marco -: un’architettura di significanti a cui ciascun visitatore, con una mappa personale, darà il suo valore.
L’opera diventerà così restituzione della cultura al suo territorio, sarà poi compito del cittadino tornare a prendersene cura, dandole una nuova anima a beneficio della collettività”. Gli spazi espositivi del Collettivo Pepe vedranno protagonisti Andrea Di Cesare, Giorgio Liddo, Letizia Scarpello e Antonio Zappone. Cui poi si affiancheranno le mostre che si svolgeranno anche all’interno della Pinacoteca e dell’ateliér dell’architetto Maria Jenie Rossi, e curate da Laura Salvatori, Annamaria Ragni e Tina Bellini, oltre che la personale di Daniella D’Incecco e di Ileana Di Damaso.
Alle 20.30 piazza del Belvedere ospiterà il primo degli spettacoli teatrali riservati ai bambini, tutti con ingresso gratuito ovviamente, a cura di Rosa Di Valerio, che farà vivere la piazza con le sue ‘favole animate’, e sempre alle 20.30, Largo della Chiesa si accenderà con i reading letterari dell’attrice Rossella Micolitti, affiancata dal maestro Gennaro Fioccola, su ‘Poesie d’amore: Bronte, Dickinson, Coelho e Whitman’.
Alle 21 in piazza D’Albenzio prenderà il via lo spettacolo teatrale ‘Demetra e le Storie perse’ di e con Anouscka Brodacz e la compagnia Gruppo Alhena, in cui la scena sarà dominata da una cupola geodetica dell’architetto Biagio Di Carlo, costruita con bamboo e tele di lycra bianca, a rappresentare il mondo e il suo divenire. Sulla cupola i videomapping di Andrea Micaroni.
Alle 22 spazio alla musica in Largo San Giovanni con il Concerto dei Radiodervish (ingresso 5 euro). “In Abruzzo ritroviamo quei sapori, quegli odori, quei colori del nostro Mediterraneo. A Spoltore porteremo la nostra musica, le nostre calde sonorità, e porteremo quella storia che più ci appartiene, quell’universo palestinese che il mondo ancora oggi ignora, quelle tracce di un’appartenenza che a Gerusalemme ritroviamo in tanti angoli, in tanti oggetti e che, proprio per questo, abbiamo inserito nel nostro nuovo progetto musicale, Café Jerusalem”, come hanno detto i Radiodervish parlando della loro partecipazione alla Rassegna. ‘Café Jerusalem’ è un album dove viene data voce e suono ai ricordi di un mondo che ha vissuto una travolgente trasformazione intorno alla metà del secolo scorso, nella città di Gerusalemme.
“Entrando nella dimensione del caffè mediorientale ci si rivela il carattere multiculturale di una città dove tradizione e modernità si confrontano e dove – hanno spiegato i Radiodervish – grazie alla presenza dei racconti degli Hakawati, i cantastorie che animavano i caffè di Gerusalemme, si entra facilmente in dimensioni fiabesche e surreali parallele.
L’eredità cultuale palestinese, custodita nei semplici oggetti, negli eventi e nella memoria dei personaggi, viene mostrata a partire dalla scoperta dell’amore verso il diverso e dall’amara consapevolezza delle difficoltà implicite, in quanto inevitabili trasformazioni hanno mutato il percorso storico di quella terra. Gerusalemme ancora oggi continua a essere al centro di un conflitto singolare, ricco di simboli che condizionano la storia e la coscienza del mondo”.
Canzoni e brani strumentali si alternano in un affresco impressionistico ispirato a un testo ambientato nella città eterna concepito da Paola Caridi, scrittrice e giornalista che ha vissuto a Gerusalemme per più di dieci anni. Sul palco di Largo San Giovanni saliranno Nabil Salameh, voce, buzuki e percussioni; Michele Lobaccaro, chitarra, basso e cori; Alessandro Pipino, tastiere, fisarmonica e cori; Adolfo La Volpe, oud e chitarra elettrica; Pippo Ark D’Ambrosio, percussioni. E anche la seconda serata si chiuderà sempre a Largo San Giovanni, con il Dopofestival affidato allo chef Aldo’s, con un menù a base di pesce.
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