Chieti. Tania Cagnotto è entrata nella leggenda: alle Olimpiadi, dopo l’argento dei giorni scorsi conquistato nel doppio con Francesca Dallapè, ieri sera si è aggiudicata il bronzo nella categoria individuale. È la prima tuffatrice ad aver conquistato due medaglie alle Olimpiadi ed ha eguagliato il padre Giorgio, oggi suo allenatore.
Nel raduno preolimpico al Centro Giulio Onesti, all’interno dell’Acquacetosa a Roma, c’era anche un fotografo teatino, Vincenzo Fedecostante, unico fotografo abruzzese presente all’evento e quindi ad aver immortalato la campionessa prima delle Olimpiadi. Vincenzo Fedecostante è stato accompagnato dal giornalista, suo concittadino, Stanislao Liberatore, anche lui unico cronista abruzzese.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il fotografo per farci raccontare l’emozione provata nella circostanza: “Per me è stato un grande onore ed un privilegio essere l’unico fotografo abruzzese all’Acquacetosa in occasione dell’inaugurazione della piscina e del Centro Polisportivo. Quel giorno, oltre ad essere presente la Nazionale Italiana Tuffi con Tania Cagnotto ed il padre, c’era il mitico Klaus Dibiasi che ha presenziato questa bellissima evenienza. Per me è stato un grandissimo privilegio ed un onore rappresentare con la mia professione, che è quella di fotografo, la mia regione e la mia città, Chieti. eravamo io, i fotografi accreditati dal Coni, delle testate giornalistiche sia nazionali che romane. Con me c’era anche un altro teatino, il giornalista Stanislao Liberatore, mi ha fatto molto piacere essere con lui in questa occasione. Alcuni giorni dopo sono stato contattato dai gestori del sito ufficiale di Tania Cagnotto per dirmi che avevano scelto le mie fotografie per essere pubblicate sul loro sito”.
Poi ci ha raccontato anche di come si è avvicinato a questo lavoro: “La mia prima fotografia risale a quando avevo 5 anni, da lì ho fatto tanti altri lavori anche non attinenti a quel ramo, spesso le necessità della vita ti portano in altre direzioni. Da più di 4 anni a questa parte mi sono dedicato anima e corpo a questa professione con Partita Iva personale, sono un libero professionista. Le prime fotografie le ho scattate ovviamente con una Gent, ovviamente a pellicola e lì è scattata la passione. I primi rullini stampati durante il periodo delle Scuole Medie dove ci facevano approfondire la fotografia durante l’ora di Educazione Tecnica e lì è scattato l’amore totale per la fotografia. Nonostante i tempi non molto proficui e agevoli, c’è molta concorrenza con persone che si dilettano in questo lavoro, mi posso ritenere particolarmente fortunato perché seguo anche una compagnia teatrale che porta spettacoli in giro per tutta Italia. È una compagnia di Ortona, si chiama Compagnia dell’Alba, collaboro con loro da svariati anni”.
Francesco Rapino