Chieti. Si inaugura venerdì alle 18, presso la Bottega d’arte della Camera di Commercio di Chieti, la mostra antologica L’esegesi ideativa di Ireneo Janni, a cura di Massimo Pasqualone. La mostra, con il patrocinio della Città di Chieti, resterà aperta fino al 12 settembre negli spazi espositivi di Corso Marrucino.
All’inaugurazione interverranno il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, Paola Sabella, Segretario genarale della Camera di Commercio ed il critico d’arte Massimo Pasqualone, che ha curato la mostra. Ireneo Janni, sottolinea Pasqualone, è sicuramente una delle voci più autorevoli dell’arte abruzzese.
Dopo aver conseguito la maturità al Liceo artistico di Pescara nel 1966, inizia a lavorare nello stesso anno per una vetreria artistica collaborando con diversi artisti, tra cui Tommaso Cascella con cui realizza le vetrate per la basilica di San Tommaso Apostolo di Ortona. Si laurea in architettura all’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Pescara. Nei primi anni settanta vive a Milano, dove frequenta l’ambiente artistico dell’Accademia di Brera, esponendo a Milano e in altre città europee, e si trasferisce infine a Roma. Negli anni ottanta, oltre a partecipare a numerose esposizioni in Italia, in Europa e negli USA, realizza il monumento ai caduti della Resistenza in bronzo per la città di Atri dove nel 1986 effettua il restauro-ripristino dell’affresco di Giustino di Giacomo Armonia e melodia, dell’ottocentesco teatro comunale di Atri. Nel 1988 e nel 1997 illustra il Calendario storico dell’Arma dei carabinieri e nel 1998 e 1999 il Calendario dei Vigili Urbani di Roma, le cui tavole originali sono conservate in Campidoglio. Nel 1993 cura con Giorgio Di Genova la direzione artistica del Primo Simposio Internazionale di Scultura di Atri[ a cui segue il Secondo Simposio Internazionale in pietra della Majella[5]. Negli anni novanta espone in Italia e in Belgio e nel 1997 gli viene dedicata una personale dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Pescara. È autore di alcuni monumenti in bronzo, tra cui nel 1998 il monumento ai caduti Soldato morente per la città di Pianella, nel 2000 il Monumento alla Solidarietà per la città di Silvi Marina, collocato a piazza Marconi, di cui progetta anche la sistemazione, nel 2001 il Monumento ai caduti di Sella Ciarelli. Nel 2002 cura il progetto di restauro della Chiesa di S. Agostino in Atri di cui realizza anche le vetrate artistiche. Nel 2006 e nel 2008 viene invitato a partecipare alla 4ª Biennale Internazionale di Grafica 2006- Terra e alla 5a Bienal internacionale d’art gràfic – Ignis, con esposizioni presso il Museo Michetti Mu.Mi., di Francavilla al Mare e la Biennale Internazionale d’arte di Beijing -BIAB. Negli anni 2000 gli vengono dedicate importanti mostre antologiche. Alcune sue opere sono state acquisite dal Museo d’arte dello Splendore-MAS di Giulianova, e dal Museo delle genti d’Abruzzo di Pescara.Dopo una prima fase astrattista negli anni sessanta, vicina alla corrente dell’Arte informale e in seguito al Movimento arte concreta con richiami al costruttivismo, tra gli anni sessanta e settanta si dedica quasi esclusivamente alla pittura figurativa, in una ricerca ricca di riferimenti letterari, che risente, dapprima dell’esistenzialismo francese e della pittura di Francis Bacon, per poi abbracciare temi politici ed ecologici negli anni settanta. Le opere di questo periodo descrivono un’umanità che vive nelle pieghe dei conflitti della società capitalista, una realtà urbana degradata ed estraniante, in cui l’alienazione personale diventa metafora della condizione umana. Il tema politico si fonde con quello ecologico nelle grafiche che hanno per sfondo le periferie di Roma, le discariche, gli sfasciacarrozze, le strade della prostituzione, tema ripreso dall’artista in una serie di opere degli anni novanta. Dagli anni ottanta in poi al tema politico dell’alienazione subentra nella serie delle Situazioni teatrali quello dell’uomo come personaggio, in una «poetica dell’incomunicabilità tra il sé e il sé …che richiama alla drammaturgia di Eugène Ionesco e Samuel Beckett». Dagli anni novanta in poi la su pittura è caratterizzata dalla ricerca di un nuovo classicismo, che si attua attraverso il rigore geometrico della composizione del quadro, in cui agli elementi figurativi si contrappongono dialetticamente sfondi materici, ed elementi architettonici classici o moderni «stilizzati dal rigore razionalista» creando un equilibrio incentrato sulle «asimmetrie prospettiche delle masse fisiche tridimensionali, armonicamente distribuite nello spazio bidimensionale della superficie». La ricerca pittorica è sempre stata accompagnata dall’attività di architetto, di scultore, con la realizzazione di grandi opere in bronzo come il Monumento alla Solidarietà per la città di Silvi Marina, e da un’intensa attività grafica, con un’estesa produzione di incisioni ad Acquaforte, tanto da essere definito «artista neorinascimentale». Il sodalizio con Pasqualone prosegue dopo i successi delle due antologiche di Palazzo Farnese ad Ortona e Fortezza di Civitella del Tronto.