La performance, che si terrà dalle 17 proprio di fronte all’Urban Box, sarà eseguita secondo una metodologia già sperimentata in altre occasioni e vedrà protagonisti gli studenti Sirio Notarandrea, Lisa Pepe, Ilaria Longo e Marco De Leonibus. “Si tratta di una interpretazione dal vivo, attraverso disegni o schizzi in estemporanea”, spiegano Irene D’Annunzio e Silvia Pennese, le docenti di discipline pittoriche che hanno curato la mostra, “di immagini e suggestioni che arrivano tramite videoproiezioni, ombre e fotografie. Un’importante dimostrazione di permanenza nell’immanenza, in cui lo studente esercita sì il suo stile, ma anche la sua espressività”.
“A scuola respiriamo creatività tutti i giorni”, commenta il dirigente scolastico Matilde Tomassini “ed è davvero un peccato confinarla in un luogo. Sono talenti che hanno bisogno di rintracciare in sé un’appartenenza, un’identità artistica; e allo stesso tempo di entrare in contatto con la città. Anche la città a sua volta ha bisogno di imparare da loro, lasciandosi educare al bello. Avviandoci verso la fusione con il liceo artistico Bellisario e diventando così uno dei licei artistici musicali più grandi di Italia, la nostra scuola si porrà presto come contenitore privilegiato di energie positive, inventiva e versatilità: sarà lì la vera sfida”.
Affissi al vetro dell’Urban Box ci sono, secondo una forma insolita, esercitazioni di stile e studi di due classi V C: una dello scorso anno scolastico (Caterina De Nicola, Davide Di Cintio, Marialaura Bucci, Emanuela D’Addazio, Emanuele Dragone, Teresa Fabiano, Lorenza Greco, Simona Nicosia, Chiara Ortensi, Eligio Serraiocco, Melania Teti) e quella dell’anno in corso (Sirio Notarandrea, Ilaria Longo, Sara Cipressi, Mara Duregon, Eleonora Di Febo e Lerina Arina). I primi si sono cimentati sulle avanguardie storiche, con incursioni fino agli anni ’60; i secondi si sono dedicati ad una ricerca sulla fisiognomica e sull’espressività, in macroscopica, con ritratti raffiguranti persone reali, inclusi gli autori stessi, parenti, amici e persino i docenti della scuola, tra cui il noto pittore Angelo Colangelo. È presente anche un’opera realizzata con gli acrilici dal giovanissimo Marco De Leonibus, della III B.
Riscontrato l’apprezzamento del pubblico, la scuola ha accettato di mettere in vendita i lavori: opere su carta, pittoriche, carboncini, tecniche miste e stili diversi, dalla tecnica leonardesca alla squadratezza espressionista, su formati grandi fino a 150 cm x 100. Il ricavato finanzierà il laboratorio di ‘intelatura’ presente nel corso di Discipline Pittoriche: una tecnica di valorizzazione di lavori su carta, adottata anche dall’arte contemporanea.
Daniele Galli