La problematica legata al rischio di trasformare l’Abruzzo in una terra di conquista per le multinazionali del petrolio presenta molteplici sfaccettature. Ma una cosa è certa: gli abruzzesi sono scesi in campo per tutelare la loro salute, l’ambiente e l’intero sistema economico che ruota attorno al turismo, sia costiero, sia montano, e all’agricoltura.
Alla presentazione del libro, oltre alla scrittrice Dacia Maraini e all’autore del libro, erano presenti anche il Sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, e il capogruppo del Pd alla Regione Camillo D’Alessandro. Molte anche le autorità tra il pubblico.
D’Alessandro ha duramente contestato il governo regionale che ha localizzato un centro olii all’interno di un parco nazionale, con chiaro riferimento all’impianto previsto ad Ortona.
Il libro è nato dalla redazione della proposta di legge che poi si è trasformata in un capitolo di un progetto più ampio. Viene ricostruito il percorso legislativo che riguarda il rischio petrolizzazione in Abruzzo e i tentativi della Regione di salvaguardarsi dalle leggi del governo centrale. “Sono molti gli ambiti legislativi da toccare”, sottolinea lo scrittore, “il diritto costituzionale, il diritto internazionale, il diritto dell’Unione europea, il diritto statale, il diritto regionale. Ed è proprio alle direttive dell’Unione Europea a cui il libro fa riferimento. La comunità europea preserva la libera circolazione delle imprese. Ma interviene con una deroga laddove le attività dovessero danneggiare l’ambiente”.
La stessa Dacia Maraini ha sottolineato l’importanza e il valore di questo libro che ha un compito divulgativo essenziale, a conferma tra le altre cose che nessuno vuole che l’Abruzzo venga trivellato alla ricerca di un petrolio peraltro piuttosto scarso.