Pineto. Presentato ieri a Pineto, in una Villa Filiani gremita, il libro “Abruzzo color petrolio”, scritto dal professor Enzo Di Salvatore, docente di Diritto Costituzionale Italiano all’Università di Teramo (prefazione di Dacia Maraini). E’ un libro che ha un taglio divulgativo e si propone di informare i cittadini abruzzesi del problema che da anni, ormai, affligge la Regione Abruzzo, legato appunto alla questione della petrolizzazione di un territorio considerato da sempre “Regione Verde d’Europa”. Il professor Di Salvatore racconta delle varie proposte di legge avanzate in Consiglio regionale: in particolare, quelle del centro-sinistra del 2008 (leggi n. 2 e n. 14 quest’ultima impugnata davanti alla Corte costituzionale e poi dichiarata illegittima), quella del centro-destra (legge n. 32 del 2009), impugnata anch’essa davanti alla Corte costituzionale, e quella presentata dal Gruppo consiliare regionale del Partito democratico, redatta nel dicembre dello scorso anno dallo stesso autore del libro ma non approvata dalla maggioranza presente in Consiglio regionale.
La problematica legata al rischio di trasformare l’Abruzzo in una terra di conquista per le multinazionali del petrolio presenta molteplici sfaccettature. Ma una cosa è certa: gli abruzzesi sono scesi in campo per tutelare la loro salute, l’ambiente e l’intero sistema economico che ruota attorno al turismo, sia costiero, sia montano, e all’agricoltura.
Alla presentazione del libro, oltre alla scrittrice Dacia Maraini e all’autore del libro, erano presenti anche il Sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, e il capogruppo del Pd alla Regione Camillo D’Alessandro. Molte anche le autorità tra il pubblico.
D’Alessandro ha duramente contestato il governo regionale che ha localizzato un centro olii all’interno di un parco nazionale, con chiaro riferimento all’impianto previsto ad Ortona.
Il libro è nato dalla redazione della proposta di legge che poi si è trasformata in un capitolo di un progetto più ampio. Viene ricostruito il percorso legislativo che riguarda il rischio petrolizzazione in Abruzzo e i tentativi della Regione di salvaguardarsi dalle leggi del governo centrale. “Sono molti gli ambiti legislativi da toccare”, sottolinea lo scrittore, “il diritto costituzionale, il diritto internazionale, il diritto dell’Unione europea, il diritto statale, il diritto regionale. Ed è proprio alle direttive dell’Unione Europea a cui il libro fa riferimento. La comunità europea preserva la libera circolazione delle imprese. Ma interviene con una deroga laddove le attività dovessero danneggiare l’ambiente”.
La stessa Dacia Maraini ha sottolineato l’importanza e il valore di questo libro che ha un compito divulgativo essenziale, a conferma tra le altre cose che nessuno vuole che l’Abruzzo venga trivellato alla ricerca di un petrolio peraltro piuttosto scarso.