“La Giornata del Ringraziamento è finalizzata a celebrare a il vero significato del lavoro dei campi che i coltivatori svolgono quotidianamente con dedizione e sacrificio – ha dichiarato Raffaello Betti, direttore della Coldiretti Teramo – ma è anche un momento di riflessione su un settore che ha risentito profondamente della sfavorevole congiuntura economica e che dev’essere sostenuto anche in ragione della sua importante funzione etica e sociale”.
La Giornata rappresenta anche un’occasione per meditare sulle problematiche del mondo rurale acuite dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale. La prima celebrazione della Giornata del Ringraziamento risale al 1951, quando la Coldiretti nazionale, forte della sua ispirazione cattolica, assieme alle Acli, ha deciso di dedicare un giorno alla riflessione e alle preghiere di ringraziamento per i raccolti dell’annata agraria che, tradizionalmente, si chiudeva il 31 ottobre. Da allora sono passati 60 anni e, sebbene l’agricoltura sia profondamente cambiata e i cicli delle colture agricole siano più elastici, tutte le Coldiretti provinciali portano avanti la tradizione nel rispetto delle radici storico-culturali.