Un progetto di ricerca meticoloso e attento realizzato dai ragazzi della Scuola Civica “Claudio Acquaviva” di Atri nell’ambito del progetto “Casa Mambelli” promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Atri in collaborazione con la locale Scuola Civica e l’Istituto Superiore “Adone Zoli”. Dal loro lavoro di ricerca è stato realizzato un libro e una interessante mostra fotografica che sarà presentata domenica 5 giugno 2016, alle 18, nel Palazzo Ducale di Atri.
Gli alunni del corso di fotografia della Scuola Civica “Claudio Acquaviva”, ragazzi motivati, capaci e meritevoli, coordinati dal maestro Giuseppe Tracanna e dal professor Emilio Marcone, hanno avuto la possibilità di visitare il palazzo Mambelli, fotografarlo e conoscerlo a fondo in tutti i dettagli: dagli affreschi presenti, all’architettura, passando per i mobili antichi, le lettere, i documenti presenti. Materiali utilizzati per la mostra e per il volume da loro realizzato. Un lavoro scrupoloso e serio che restituisce alla cittadinanza un segnale di attaccamento alle proprie radici che già nelle aule scolastiche va comunicato e stimolato.
“Trasmettere ai giovani conoscenze legate alla storia della propria città è un obiettivo importante che riteniamo lungimirante, – dichiarano gli organizzatori – mossi da queste considerazioni abbiamo promosso il lavoro legato a un personaggio importante della nostra terra: Ariodante Mambelli, filosofo e matematico vissuto nell’800, maestro di patriottismo che si ispirava alla dottrina di Mazzini con il quale intrecciò una interessante corrispondenza epistolare”.
“Questo progetto, realizzato con grande impegno e passione, – commenta l’assessore alla cultura al comune di Atri, Domenico Felicione – rappresenta per l’Amministrazione Comunale un inizio. È nostra intenzione proseguire su questa linea nei prossimi anni affinché anche altri palazzi della nostra cittadina possano essere scoperti e studiati dai ragazzi che poi potranno realizzare lavori analoghi. Atri può vantare personaggi illustri, protagonisti della storia civile, letteraria, economica e artistica dell’Abruzzo e non solo, perché da sempre è stata fucina di istruzione e di cultura. Nostro compito è anche quello di stimolare l’interesse per il passato, i ragazzi coinvolti nel progetto porteranno sempre con loro conoscenze importanti legate ad Atri. Saranno, da adulti, cittadini attenti e consapevoli, dotati di alto senso civico e amore per le proprie radici. Elementi che, partendo dal passato, guardano al futuro della nostra cittadina”.