Atri. Torna ad Atri la tradizionale notte dei “faugni”, che si ripete ogni anno tra il 7 e l’8 dicembre nei vicoli del centro storico.
A partire dalle ore 00,30, infatti, gli abitanti si ritroveranno nelle strade del paese, dove le piazze saranno animate da balli e musiche e le vie saranno illuminate a festa. La cittadinanza si prepara in questo modo ad attendere le 5 del mattino, quando saranno accesi fasci di canne, i “faugni” appunto e saranno portati in processione per il paese. Saranno poi bruciati tutti insieme in un’atmosfera unica e particolare. La luce dei fasci, infatti, si fonderà con i raggi del mattino che sorge.
Cene tipiche, taverne e negozi aperti e tanta musica sono gli ingredienti dell’ edizione 2010. I locali resteranno aperti per tutta la notte, permettendo a chi viene da fuori di trascorrere piacevolmente l’attesa dell’alba. Un’attesa che sarà allietata, dalla mezzanotte in poi, dall’esibizione di numerosi dj, che cederanno il palco di piazza Duomo, dalle 2,00 fino all’alba, ad un concerto di musica live dei Revolver, con un repertorio anni settanta e ottanta. La festa prosegue fino alla serata dell’otto dicembre, per concludersi con lo spettacolo pirotecnico delle pupe, fantocci dalle sembianze femminili che danzano al suono della banda. Per l’occasione sarà attivo un servizio di bus-navetta gratuito, messo a disposizione dall’amministrazione comunale. L’invito è quello di sostare le auto nell’area parcheggio allestita a piazzale Alessandrini, zona stadio e raggiungere il centro storico con la navetta attiva dalle 19.00.
La manifestazione, arricchita da una cena in notturna, è stata presentata questa mattina dall’assessore alla Cultura Angela de Lauretis che, innanzitutto ha ringraziato il comitato “Otto dicembre”, l’associazione Promoeventi e tutti coloro che “anche quest’anno hanno contribuito all’organizzazione di un evento centrale della vita cittadina”.
“Una tradizione antica, dai forti connotati antropologici e identitari, dove il profano si è contaminato con il sacro” ha affermato “e quella che prima era una manifestazione molto cittadina, da qualche anno, richiama migliaia di persone: lo scorso anno eravamo in seimila. A questa valorizzazione abbiamo lavorato molto nell’ottica di un marketing turistico al quale ispiriamo il nostro impegno”.
L’effetto “destagionalizzante” delle iniziative di questo genere è stato sottolineato anche dall’asssesore provinciale Davide Di Giacinto, consigliere comunale della città atriana: “Anche la Provincia non ha voluto far mancare il suo sostegno alla manifestazione proprio per il suo valore aggiunto” ha dichiarato in proposito “oltre agli aspetti squisitamente culturali e religiosi, di grande rilievo, la notte dei faugni è diventato un elemento di attrazione che porta sul nostro territorio visitatori da tutto l’Abruzzo”.