Chieti, raccolta differenziata. Le opinioni del centrosinistra

raccolta-porta-a-portaChieti. Completa disponibilità a lavorare a sostegno del progetto di raccolta differenziata del Comune di Chieti. È quanto promettono i Giovani Democratici di Chieti in merito al progetto realizzato dalla giunta Di Primio e appaltato dalla passata amministrazione.

“La buona riuscita della raccolta differenziata nella nostra città” è il commento di Alessandro Marzoli, vice presidente del Consiglio comunale “dipende, in particolar modo nella fase di start up del progetto, da una capillare informazione e partecipazione degli abitanti dei diversi quartieri teatini”.

L’auspicio dei Giovani Democratici è quello della nascita di un “ecocalendario” colorato, semplice e facilmente comprensibile anche per i più anziani, oltre alla necessità di “realizzare incontri di quartiere con gli abitanti, magari utilizzando le macroaree studiate nel 2009 per il progetto partecipazione. Spiegare con incontri diretti agli utenti come la raccolta differenziata possa essere un’occasione per salvaguardare l’ ambiente, il nostro futuro e risparmiare economicamente è senza dubbio la via più diretta per raggiungere quella soglia del 70% di pattume differenziato che a nostro parere è un obiettivo realizzabile in due, tre anni. Il coinvolgimento implica un dialogo fra cittadino, amministratore e personale del servizio di raccolta; comporta una decisione, liberamente presa, di aderire ad un programma di raccolta differenziata; significa essere partecipi della vita del rifiuto dal momento in cui nasce fino al momento in cui viene eliminato. Deve dunque trattarsi di un coinvolgimento emotivo, culturale e di interesse economico. Senza dimenticare che efficaci interventi sanzionatori per chi non rispetta le regole possono contribuire ad aumentare l’ attenzione di tutti sulla questione”.

Meno incline all’apprezzamento, invece, il consigliere comunale Bassam El Zohbi, che si dichiara stupito delle affermazioni della giunta Di Primio, che ha annunciato di voler raggiungere nei prossimi cinque anni il 60% di differenziata. “Falso” commenta infatti il capogruppo IdV. “Infatti, se sindaco o assessore avessero fatto un piccolo esercizio di lettura, forse si sarebbero accorti che nel progetto – che ricordo è stato  realizzato dal sottoscritto insieme al Dirigente del Settore Ecologia ed Ambiente del Comune di Chieti ing. Pino La Rovere – è scritto in modo in equivoco che il 60% di differenziata si deve raggiungere da subito, pena un pesantissimo onere a carico della ditta aggiudicatrice dell’appalto e cioè il pagamento dell’ecotassa regionale pari a 700 mila euro annue, che non pagheranno più i cittadini. Pertanto, invito l’attuale amministrazione di centrodestra a non accontentarsi del solo 60% che è un obiettivo imposto alla ditta dal bando, ma dovrebbe puntare a molto di più. Forse, il sindaco preferisce volare basso e non dire tutta la verità  perché teme che, nonostante un bando perfetto che ha ricevuto in regalo dal centrosinistra, la sua compagine possa riuscire a non raggiungere nel medio termine obiettivi più importanti. Non basta solo dire “Di Più per Chieti”, ma è necessario fare di più e vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Invito, nel frattempo, il sindaco Di Primio, per amore di trasparenza, a pubblicare sul sito istituzionale tutto il progetto del nuovo appalto affinchè i cittadini siano informati su ciò che è dovere della ditta fare e realizzare sul territorio”.

 

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