Castel Frentano. In attuazione di quanto previsto dal DM8/11, progetto ministeriale atto a diffondere cultura e pratica musicale nella scuola primaria, l’Istituto Comprensivo di Castel Frentano ha avuto la fortuna e l’onore di avvalersi dell’esperta in musica Mara Medoro.
Durante il corso dell’anno la docente ha seguito i suoi alunni e stabilito con loro un rapporto scolastico e umano che pare aver superato ogni aspettativa. A conclusione dell’operato sono tre gli appuntamenti che consentiranno di verificare il risultato di tale esperienza, due appena conclusi ed uno, il principale, è in programma per il prossimo 3 giugno presso l’Istituto Comprensivo di Castel Frentano. Il 26 e il 27 maggio si sono svolti due concerti, uno per le classi terze e quarta, l’altro per le quinte. La serata conclusiva è prevista il 3 giugno alle 20.00 quando le quinte si esibiranno in un musical in cui alcuni brani sono stati creati ex novo dalla professoressa prendendo spunto da momenti di vita scolastica condivisi.
In occasione del primo appuntamento i bambini hanno indossato camicie bianche, ognuno il proprio farfallino al collo, e sono saliti sul palco del teatro comunale. Ironici e teneri dentro quegli abiti seri, flauto in mano, si sono schierati. Negli occhi l’ansia felice di chi ha troppa voglia di far vedere a tutti quello che ha imparato.
L’insegnante ha preso parola per dare il benvenuto agli spettatori e si è subito defilata, chiarendo tacitamente che la serata aveva i suoi piccoli protagonisti, non era sua intenzione limitare il loro tempo.
Quello che succede a questo punto è più simile alla magia che ad un concerto. Le farfalle al collo dei ragazzi si librano e il volo delle note ha inizio. I flauti in sincrono, poi le voci, invadono l’aria e superano il buio della platea. È musica. Musica vera, quella che ti fa chiudere gli occhi ed emozionare, quella che non ti aspetti da chi non ha ancora compiuto dieci anni.
Si parte con i Beatles, i brani più popolari, poi sarà la volta del cinema, colonne sonore di fama mondiale. Un sottomarino giallo trasporta il pubblico da Liverpool alle acque in cui sta per affondare il Titanic per poi approdare nel Nuovo Messico, al centro dello scontro finale tra i protagonisti de Il buono, il brutto, il cattivo. I bambini muovono sicuri le dita, appoggiano le bocche agli strumenti e il fiato si anima, spinge il pubblico a scandire il tempo, cantare, attendere il termine di ogni esibizione per applaudire a mani alte.
In chiusura l’insegnante spiega che eseguiranno un brano provato tre o quattro volte, qualcuno la corregge dicendo che in realtà le prove sono state solo due. In My way si unirà anche lei con il suo strumento. L’incipit spetta ai flauti, poi il sax, potente, preciso e caldo solleva ogni spettatore dalla sua poltrona. Tutti sono in piedi a chiedere un bis.
La professoressa ringrazia i suoi ragazzi e, simpatica come poche altre persone, racconta qualcosa di sé. Tenta di spiegare il metodo che utilizza ma i bambini sono impazienti, hanno fiori da consegnare e parole da leggere: “tu, maestra Mara, sei oro”.
Se la passione, il lavoro e il successo di un’insegnante hanno un suono, è quello dei piedi dei suoi alunni che battono contro il pavimento mentre urlano il suo nome. Questa è la capacità di fare innamorare i bambini della musica, di confondere il gioco con l’apprendimento, creare un mondo in cui esprimersi con una lingua nuova. Una lingua che non conosce brutte parole.
Questo è svelare un segreto sottovoce: bambini, le farfalle siete voi, avete tutti delle piccole ali, divertitevi, impegnatevi, appassionatevi e volate.
Sara Ferrante