Il progetto ha come principale obiettivo, la riscoperta, con un approccio assolutamente scientifico, del percorso millenario che ha portato ad identificare il territorio atriano come territorio di produzione ed elezione del famoso Pecorino di Atri, che purtroppo nonostante vari tentativi di tutela ancora oggi stenta ad essere riconosciuto come patrimonio locale.
Esso nasce dalle buone pratiche che questo Istituto, in collaborazione con la Riserva Naturale Regionale Oasi WWF “Calanchi di Atri”, ha avviato nel corso del 2015 per portare all’attenzione di un pubblico più vasto e in particolare dei giovani, il patrimonio culturale e le tradizioni agro-silvo-pastorali esistenti nel nostro territorio, che sono ancora conservate e che meritano di essere custodite e tramandate alle nuove generazioni.
Il percorso progettale de “L’unione fa la forma” ha visto la sinergica collaborazione, oltre che degli esperti della Riserva Oasi WWF “Calanchi di Atri”, anche delle Guide del Gusto del GAL Teramano, con lo scopo di trasferire all’interno delle Istituzioni scolastiche le informazioni e le risultanze degli studi scientifici realizzati e restituirli al tessuto economico-sociale perché possano derivarne stimoli alla cooperazione imprenditoriale e all’utilizzo, anche commerciale, dei risultati.
Allo scopo di far conoscere e comunicare i risultati raggiunti attraverso questo progetto, sabato 4 giugno 2016, alle ore 10,00, all’Auditorium Sant’Agostino, si svolgerà un convegno conclusivo durante il quale gli studenti, dalle scuola dell’infanzia fino alle classi dell’Istituto Superiore “Zoli”, presenteranno alle autorità, alle famiglie, ai Dirigenti e ai docenti, i lavori svolti e gli obiettivi conseguiti.