Lotta alla mafia, a Pescara “Passi di legalità”

peppino-impastatoPescara. Approderà domani, martedì 23 novembre, a Pescara, l’iniziativa ‘Passi di legalità’ dedicata alla lotta contro la mafia: in mattinata Giovanni Impastato, fratello del giornalista-eroe Peppino Impastato ucciso a Cinisi dalle cosche, incontrerà gli studenti dell’Istituto Alessandrini a Montesilvano. Nel pomeriggio saranno invece i nuovi locali dell’Help Center della stazione centrale, gestiti dall’Associazione On the Road, a ospitare uno spettacolo teatrale e un dibattito sulla tematica che vede Pescara impegnata in prima linea.

Evento promosso dall’assessore all’Associazionismo Carla Panzino in collaborazione con Germana Aceto, responsabile dell’Associazione ‘Libera Abruzzo’, Luigia Belli, dell’Associazione ‘On the Road’, e Mariangela Berazzi e Margherita Di Marco, della compagnia teatrale ‘Merli Bianchi’.
“Pescara – ha spiegato l’assessore Panzino – si prepara a ospitare la maratona dedicata alla lotta contro la mafia, con la manifestazione ‘Passi di legalità’, dedicata al giornalista Giuseppe Impastato, ucciso a Cinisi nel 1978. La nostra amministrazione ha voluto fortemente patrocinare l’iniziativa, due giorni di sensibilizzazione nella lotta contro ogni forma di criminalità organizzata per informare la città e avviare la formazione dei nostri ragazzi alla legalità nelle scuole e nei centri di aggregazione sociale”.
La manifestazione ha preso il via oggi, alle 12.30, quando Giovanni Impastato ha incontrato i ragazzi della Comunità di Soggiorno Proposta a Ortona e i gruppi della Federazione regionale del Coordinamento Nazionale dei Centri di Accoglienza, affidato a ‘On the Road’. Poi l’iniziativa si è spostata a Giulianova e domani toccherà al capoluogo adriatico. “Al dibattito – ha spiegato Germana Aceto – sarà presente anche il giornalista Angelo Venti, cronista di Libera Abruzzo che dal giorno del terremoto vive praticamente a L’Aquila e che grazie alla sua presenza sul territorio e alle sue indagini sta facendo emergere quanto accade in quella città nella difficile fase della ricostruzione. Ma soprattutto il dibattito servirà a far emergere i ‘cento passi di legalità’ dentro tutti noi e, al tempo stesso, quegli atteggiamenti mafiosi che spesso incontriamo anche nel nostro percorso quotidiano”.

Monica Coletti

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