Alla presenza di un foltissimo pubblico è stato presentato, infatti, lo scorso fine settimana il progetto “Teramo, una città vestita di virtuale”, promosso e realizzato dal Comune di Teramo in collaborazione con il CNR Itabc e l’Università di Merced in California e finanziata da Arcus S.p.a. e Regione Abruzzo.
Il tema proposto è l’arte a portata di mouse: “Divulgare i beni culturali con le nuove tecnologie”, introdotto dal Dirigente Generale della Cultura della Regione Molise e sviluppato attraverso la presenza di vari progetti nel settore delle tecnologie applicate ai Beni Culturali.
E’ seguito un dibattito che ha evidenziato un concreto interesse per il progetto della città di Teramo del quale sono stati sottolineati tre punti di assoluta forza: l’innovativo approccio ai beni archeologici nello specifico del sito di Largo Torre Bruciata e alla città romana attraverso un IPod; la valenza internazionale del progetto realizzato anche attraverso la collaborazione con l’Università di Merced in California che sta lavorando per la costruzione di un contenitore virtuale, un’isola in Second Life per la creazione di una rete di collaborazione nel settore del Virtual Heritage con l’obiettivo di progettare master dal livello elementare a quello altamente specialistico per formatori; collaborazioni con scuola e università per la creazione di cantieri della virtualità che affiancheranno il progetto stesso con indubbie ricadute nel settore del lavoro e dell’impiego.