Teramo, “Le mappe celesti e terrestri”

mappe_celestiTeramo. Ori, pietre e smalti che prendono forma e danno vita a cieli, universi, galassie, nebulose, buchi neri. Tutto questo è “Le mappe celesti e terrestri” dell’artista-orafa neretese Rossella Faraone, in mostra dal 22 ottobre al 17 novembre nelle sale della Banca di Teramo di Credito Cooperativo di Teramo.

Un viaggio nello spazio, arricchito da sprazzi di oro, smalti e pietre preziose, secondo un’originale interpretazione della giovane artista, alla sua prima esposizione. Un viaggio emozionale e suggestivo, in cui i colori si mischiano tra loro dando vita ad un percorso introspettivo che va oltre la classica opera d’arte. La mostra sarà inaugurata oggi, alle ore 18, e potrà essere visitata fino al 17 novembre il martedì e il sabato dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19.

Con “Le mappe celesti e terrestri” riprende, dunque, l’attività artistica e culturale della Banca di Teramo, che apre una stagione ricca di eventi, come ha spiegato il presidente Antonio Tancredi. Si parte il 30 ottobre alla Pinacoteca Civica, con una mostra sull’Ottocento teramano, realizzata in collaborazione con il Comune di Teramo. E poi ancora, la mostra del “Cielo di Castelli” (6 novembre nella sede dell’Archivio di Stato), l’incontro con il parlamentare europeo Magdi Allam (il 3 novembre a Sant’Atto), l’incontro con il direttore di Rai International Giulio Borrelli, che presenterà il suo libro “Le mani sul Tg1” (27 novembre), e quello con la regista Silvana Giacobini (12 novembre).

E ancora, il 16 dicembre appuntamento con Paola Sorge e i suoi “Motti dannunziani”, il 10 dicembre la mostra di una famosa artista giapponese ed il 13 novembre la celebrazione della Giornata del Risorgimento, con la scoperta di sette nuovi busti nel viale Carino Gambacorta.

“Voglio anticipare anche una grande novità” ha concluso Tancredi. “Stiamo trattando con la Del Negro per stampare le carte abruzzesi. Un modo originale per celebrare il nostro territorio e la nostra cultura”. Le carte riporteranno sul dorso elementi tipici della cultura locale, come i motti delle province capoluogo, il Guerriero di Capestrano utilizzato come asso di spade e la Presentosa aquilana al posto dell’asso di denari.

Marina Serra

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