Mosciano. È stata inaugurata ieri l’esposizione d’arte 50 in mostra al Mobilificio Monaco di Mosciano ed è già scoppiata la polemica. All?’esposizione partecipano gran parte degli artisti teramani tranne uno, prima invitato e poi scartato per una provocatoria mostra allestita il Natale scorso al cimitero di Giulianova.
“Sapete quanti artisti erano stati invitati? Ve lo dico io. Sono stati invitati a partecipare 69 artisti e solo uno è stato scartato” ha dichiarato Francesco Maria Di Bonaventura “Forse, e dico forse si sono accorti all?’ultimo momento che sono l?’ideatore della performance ?L?’Arte è morta? realizzata la notte di Natale nel cimitero di Giulianova”. Lo scorso anno l’artista è rimasto dentro il cimitero giuliese la notte della vigilia di Natale per istallare all’interno le sue opere. La realizzazione dell’evento ha scatenato un accesso dibattito, soprattutto sul sito dell’artista. “Da quando ho realizzato quell?’evento, ho ricevuto più di ventimila contatti sul mio sito e quasi la metà contenevano insulti gratuiti. Siamo veramente un paese di bigotti. Fortunatamente ho ricevuto anche qualche consenso da parte di galleristi di Milano e di Berlino che hanno accantonato la mia provocazione e giudicato la mia arte. Invece da noi accade esattamente il contrario. Molti hanno detto che ho mancato di rispetto ai defunti, se i fatti sono questi, credo proprio che i defunti siamo noi”.