Civitella del Tronto. Centinaia di presenze per il 46° Incontro Tradizionalista di Civitella del Tronto.
I gruppi, con decine di figuranti, provenienti da Pescara, Spoltore, Chieti, Torrevecchia Teatina, Lanciano, Tocco da’ Casauria e Colonnella, hanno attraversato il centro della cittadina, invadendo la Fortezza e facendo rivivere gli ultimi giorni prima della caduta del regno delle Due Sicilie ad un pubblico numerosissimo. A organizzare la manifestazione l’Associazione Fontevecchia di Pescara, con la Comunione Tradizionalista, in collaborazione con Ramajetto, Teatro del Sangro, Esperia, Truentum, Gruppo popolare Festa dei Manocchi, Beato Marco d’Aviano e Compagnia Tradizioni Teatine con il professor Francesco Stoppa, presidente del Centro di antropologia culturale degli Abruzzi dell’Università d’Annunzio.
La manifestazione ha un rilevante valore storico e culturale rappresentando valori come lealtà, orgoglio, fedeltà, resistenza e tradizione che sono immutabili nel tempo. L’evento, articolato in due giorni, è iniziato sabato 16 con l’arrivo della bandiera delle Due Sicilie dalla Fortezza di Gaeta, trasportata dal consigliere delegato Pasquale Ranucci, e consegnata al primo cittadino di Civitella, Cristina Di Pietro; quindi il convegno ‘Oltre la memoria negata, la memoria ritrovata’, svolto sotto la presidenza del professor Paolo Caucci Von Sauken. Relatori della giornata Elena Bianchini Braglia, scrittrice, il magistrato Edoardo Vitale, lo storico Maurizio Di Giovine, l’editore Vincenzo D’Amico, e il docente universitario Giovanni Turco. Domenica mattina, invece, le vie del paese sono state letteralmente invase dalle Compagnie abruzzesi in abiti briganteschi e tradizionali fedelmente tessuti.
Ad aprire il corteo sono state coppie di uomini e donne in abiti originali della seconda metà dell’800 abruzzese, vestiti provenienti dal Museo dell’Abito Tradizionale Abruzzese di Torrevecchia Teatina – Collezione Stoppa, e la sfilata si è svolta al suono degli strumenti della tradizione abruzzese: organetti, tamburi, zampogne e ciaramelle. Partecipato e colorato il corteo storico per le vie del centro di Civitella del Tronto, sino al monumento di Matteo Wade per, poi, proseguire sino a raggiungere la piazzaforte della Reale Fortezza, dove c’è stata la cerimonia dell’Alzabandiera con l’esecuzione dal vivo dell’Inno Reale da parte degli zampognari seguita dalla celebrazione della messa in rito Tridentino. Al termine del rito, tutti i presenti in abito tradizionale hanno dato vita a scene di vita vissuta, riproducendo l’assalto dei briganti, le preghiere delle pie donne e momenti di vita domestica nella piazza principale di Civitella.