Pescara. Dopo oltre 100 date sold out in tutt’Italia e il grande successo del tour europeo, «L’Ora del Rosario», il nuovo, atteso spettacolo di Rosario Fiorello, arriva a Pescara al Teatro Massimo nei giorni 18, 19 e 20 aprile 2016.
Rosario Fiorello ritorna sui palchi italiani, in una dimensione teatrale, dopo il grande successo del tour europeo che lo ha portato a Zurigo, Bruxelles, Parigi e Londra. Il suo nuovo spettacolo, come lui stesso ha dichiarato, nasce dalla “gran voglia di sentire e toccare la gente…”. “L’Ora del Rosario” inizia sempre un giorno prima, girando per le vie delle città e conoscendo le persone del luogo che diventano, in qualche modo, autori di spunti comici e parte integrante dello show.
Lo spettacolo, che sarà in scena al Teatro Massimo di Pescara nei giorni 18, 19 e 20 aprile 2016 alle ore 21,00, è in perfetto stile Fiorello: analogico, fatto di puro intrattenimento ed autentico divertimento. Tanti i temi trattati, dagli immancabili riferimenti all’attualità, fino alle note di costume dei nostri giorni. Oltre due ore ininterrotte di monologhi, canzoni, gag, duetti di grande spessore con artisti del calibro di Mina e Tony Renis che, in “collegamento” da Las Vegas, regalerà allo showman una versione molto particolare della celebre «Quando Quando Quando». Ma in ogni tappa non mancheranno sorprese per il pubblico in platea che diventerà parte “attiva” dello spettacolo. Rosario Fiorello interagisce, così, con gli spettatori, in un flusso continuo di fuori programma.
Accompagnato dal vivo dalla band diretta dal maestro e tastierista Enrico Cremonesi e composta da Carmelo Isgrò al basso, Massimo Pacciani alla batteria, Antonello Coradduzza alle chitarre e dal trio vocale «I Gemelli di Guidonia», Pacifico, Luigi e Eduardo Acciarino, lanciati a «Fuori Programma» su Radio Uno, Fiorello gioca tra pop e swing con cover e mash-up di canzoni.
Un ritorno tanto atteso che, anche a Pescara, ha già registrato il tutto esaurito. Uno spettacolo di Rosario Fiorello scritto con Francesco Bozzi, Claudio Fois, Piero Guerrera, Pierluigi Montebelli e Federico Taddia. La regia è di Giampiero Solari.