L’opera fu realizzata per volontà dell’allora direttore dell’Istituto, Guerrino Tramonti, per pubblicizzare la Ceramica di Castelli alla Triennale di Milano del 1954. Successivamente il soffitto fu esposto a Firenze presso l’Istituto d’Arte di Porta Romana e da lì, paradossalmente, poi dimenticato e abbandonato nelle soffitte della scuola.
“Il Terzo cielo” di Castelli, così definito dal Comitato Organizzatore Mostre Ceramiche Antiche e Moderne che ha effettuato il ritrovamento e curato la mostra, è in esposizione presso l’Istituto d’Arte di Castelli fino al 15 ottobre. ?Dal 23 ottobre l’opera sarà esposta a Teramo.
È un inedito e straordinario documento ceramico dalle grandi dimensioni, circa 120 mq di superficie, per 257 tavelloni di 25×50 cm, realizzato, sotto la guida di Guerrino Tramonti, da Arrigo Visani e Serafino Mattucci.
L’affascinate esposizione è stata ieri sera inaugurata dal Sindaco di Castelli, Concezio Di Flavio, alla presenza dell’assessore alla cultura della Provincia di Teramo Di Michele e della sovrintendente per l’Abruzzo Lucia Arbace.
La relazione scientifica è stata tenuta dalla curatrice della mostra, Maria Selene Sconci, direttrice del Museo di Palazzo Venezia a Roma.