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Teramo, Colpa Nostra conquista il pubblico di Cineramnia

Teramo. Clientopoli, anno 1992, Sanitopoli, anno 2008, il terremoto, la Commissione Grandi Rischi, la Ricostruzione a L’Aquila. Tutto questo, e molto altro, è Colpa Nostra, il film-documentario presentato ieri a Teramo, nello Spazio Cinema allestito all’interno del Parco Vezzola, nell’ambito dell’evento Cineramnia 3D.

Un mix di grande effetto in cui il cinema del regista abruzzese Walter Nanni si unisce all’inchiesta giornalistica di Giuseppe Caporale, firma di prestigio del quotidiano La Repubblica.

Da Rocco Salini a Gianni Chiodi, passando per Remo Gaspari e Ottaviano Del Turco, Colpa Nostra racconta uno spaccato d’Abruzzo fatto di scandali, inchieste, tragedie annunciate e tragedie vissute. Non il classico documentario sul terremoto.

Colpa Nostra regala un qualcosa di più, una visione che va oltre, dando voce a coloro che in Abruzzo e per l’Abruzzo hanno fatto molto, con mezzi più o meno leciti, ma tant’è: Remo Gaspari è considerato ancora oggi il “patrono” di questa regione.

E poi ci sono quelli che alle 3.32 della notte del 6 aprile 2009 ridevano alle spalle dei 308 morti sotto le macerie a L’Aquila, il popolo della carriole, gli aquilani che rivendicano a gran voce il diritto di riappropriarsi della propria città, le promesse non mantenute dei grandi del G8.

Colpa Nostra è sicuramente un film da vedere, per capire, per non dimenticare, per tenere sempre alta l’attenzione su quei disastri morali che attanagliano e portano allo sfascio una società. Perché l’Abruzzo è sì la regione del mare e della montagna con i suoi incantevoli paesaggi naturali, ma è anche la terra che nel giro di pochi anni ha vissuto un duplice terremoto: quello giudiziario e quello che ha distrutto un’intera città. 

Colpa Nostra racconta tutto questo e lo fa con la semplicità delle parole e la durezza delle immagini, unite dalle suggestive e incalzanti musiche “partorite” dall’estro del musicista e compositore teramano, Enrico Melozzi.

E, pazienza, se qualcuno ha scelto di andare a vedere Noemi in piazza Martiri. Ancora una volta, lo staff di Cineramnia ha saputo regalare un’ora e trenta di sana cultura. L’Abruzzo è anche questo. A prescindere dalle colpe.

Marina Serra