Chieti. È un onore ospitare a Chieti un evento che, solo lo scorso anno, ha fatto registrare centina di presenza da tutta Italia fra i professionisti del settore enogastronomico.
Il patrocinio dato dall’Amministrazione Comunale alla manifestazione “Meet in Cucina” è una adesione convinta allo spirito dell’iniziativa che vedrà in Chieti una vetrina espositiva delle eccellenze dell’intero Abruzzo attraverso un evento di richiamo nazionale». Lo ha dichiarato il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, nel corso della presentazione dell’evento alla Camera di Commercio di Chieti.
“La promozione del territorio attraverso i professionisti del settore enogastronomico e i nostri prodotti tipici –che possono diventare veri e propri ambasciatori della regione- costituisce un elemento di primaria importanza su cui puntare sicuramente anche nelle prossime edizioni. Un ringraziamento, dunque, va agli organizzatori dell’evento e alla Camera di Commercio di Chieti per la capacità di saper cogliere le sfide e le opportunità degli stakeholders del territorio”.
MEET in CUCINA, evento riservato a cuochi e operatori della ristorazione, si svolgerà lunedì 18 gennaio 2016 negli spazi del centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti. Ideato dal giornalista Massimo Di Cintio, è promosso dall’Unione Cuochi Abruzzesi (UCA), dal Comune di Chieti e dalla Camera di Commercio di Chieti, ed è affiancata da importanti partner nazionali e regionali che operano nel settore: Electrolux per le cucine (main sponsor); Quartiglia per la distribuzione di prodotti alimentari e pasta De Cecco (sponsor); partner sono Acqua Panna-S. Pellegrino; Pentole Agnelli per le pentole; Giblor’s per il vestiario professionale; Agape per i materiali e le attrezzature. Hospitality Partner è il Villa Maria Hotel&Spa di Francavilla al Mare.
La formula si ispira ai grandi congressi nazionali e internazionali di cucina e prevede l’intervento sul palco 8 cuochi relatori: tra gli abruzzesi ci saranno Niko Romito (Reale CasadonnaCastel di Sangro***), la famiglia Tinari (Villa Maiella, Guardiagrele), la famiglia Spadone (La Bandiera, Civitella Casanova*), Matteo Iannaccone (CafèLesPaillotes, Pescara*), Nicola Fossaceca (Al Metrò, San Salvo Marina*), Nadia Moscardi (Elodia nel Parco, L’Aquila) e Cristian Di Tillio (Il Ritrovo d’Abruzzo, Civitella Casanova).
Ospite d’onore della seconda edizione sarà Massimo Bottura, titolare dell’Osteria Francescana di Modena al secondo posto nella speciale classifica “The World’s 50 Best Restaurants” (www.theworlds50best.com) e premiato con i massimi punteggi dalle guide italiane e internazionali.
E’ previsto inoltre l’intervento di saluto da parte di Rocco Pozzulo, presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi e del professor Leonardo Seghetti che illustrerà la sua ricerca sulle varietà di grani e di farine locali, sui lieviti e sulla preparazione del pane per la ristorazione. Verdure, spezie e ortaggi dimenticati, carni bianche, affumicatura, marinatura, conservazione ed esaltazione del crudo saranno alcuni degli altri temi affrontati nel corso del congresso.
Nel corso della giornata di lavori, i partecipanti potranno inoltre incontrare aziende di produzione e distribuzione di prodotti alimentari, di attrezzature e di servizi per la ristorazione all’interno dell’area partner con circa 25 espositori.
Il nome dell’evento è leggibile in due modalità: la parola “meet” (che in inglese significa incontrare, riunirsi, da cui meeting) ha infatti quasi la stessa pronuncia sia nella lingua inglese (si legge <miit>) sia nel dialetto abruzzese <mitt’> (mettere). Dunque incontrarsi in cucina e mettere insieme, condividendole, le migliori esperienze della ristorazione abruzzese e non solo.
Obiettivo del congresso è favorire l’aggiornamento professionale trasferendo le migliori esperienze dai cuochi di successo al maggior numero di altri colleghi cuochi/ristoratori per stimolare in maniera diffusa la ricerca della qualità dell’offerta gastronomica.
Nell’ultimo decennio la ristorazione abruzzese è molto cresciuta ma le potenzialità sono ancora enormi, sia perché abbiamo una nuova e ambiziosa generazione di cuochi, sia per la qualità dei nostri prodotti che possiamo valorizzare se vogliamo fare dell’Abruzzo una vera e propria destinazione gourmet.