Pescara, Tiboni sul Festival Dannunziano: Albore Mascia ignora storia culturale di Pescara

CIMG6258Pescara. L’onda polemica sul Festival Dannunziano non prevede di sgonfiarsi. Anche il Patron del Premio Flaiano, Edoardo Tiboni, interviene in modo critico. All’indirizzo del sindaco Albore Mascia è rivolto il suo stupore.
“Sorprende che il Sindaco di Pescara, definisca, come fa oggi sui giornali, il Festival Dannunziano, indubbiamente una sua creatura, ‘il primo grande evento di respiro internazionale capace di dar nuovo slancio all’immagine della
città e della regione’ ”, dichiara Tiboni in una nota, “ignorando la storia culturale della sua città”.
Tiboni volge la memoria agli anni dorati per la cultura pescarese: “anni lontani in cui brillava di luce mondiale la Coppa Acerbo, evento sportivo, mondano e anche culturale; o le celebrazioni del centenario dannunziano del 1963 il cui lascito tangibile è il Teatro Monumento a d’Annunzio; o gli anni più felici del Festival Jazz”, ma anche di più recente fama, “e considerando solo l’ultimo quarantennio, il Sindaco era appena bambino quando sulla nostra riviera cominciarono ad arrivare per ricevere il Premio Flaiano scrittori e poeti come Josè Saramago, Imre Kertesh, Jean M. Le Clézio, Luis Sepùlveda, Seamus Heaney, Yves Bonnefoy, Paulo Coelho, Daniel Pennac, Guido Ceronetti, Mario Soldati, Gesualdo Bufalino, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, Andrea Camilleri, Ian McEwan, David Grossman, Alberto Arbasino, Alice Munro, Lawrence Ferlinghetti, Derek Walcott, Adonis;  grandi cineasti come Peter Greenaway, Aki Kaurismaki, Billy Wilder, Ken Loach, Costa Gavras,  Theo Anghelopoulos, Abel Ferrara, Giuseppe Tornatore, Krystof Kieslowski, Liliana Cavani, Gabriele Salvatores, Giuseppe Piccioni, Silvio Soldini,  i fratelli Taviani, Margarethe von Trotta, Franco Zeffirelli, Michelangelo Antonioni, Mario Monicelli, grandi autori e protagonisti della scena quali  Liv Ullmann, Alberto Sordi, Willem Dafoe, Giancarlo Giannini, Stefania Sandrelli, Carmen Maura, Tilda Swinton, Greta Scacchi, Sergio Castellitto, Luca Zingaretti,  Piera Degli Esposti, Virna Lisi, Lea Massari, Nino Manfredi, Gigi Proietti, Irene Papas, Alida Valli, Valeria Moriconi, Mariangela Melato, Dario Fo e Franca Rame, Vittorio Gassman, Anna Proclemer, Ottavia Piccolo, Roberto Herlitzka, Ernesto Calindri, Giorgio Albertazzi, Franca Valeri, Glauco Mauri, Adriana Asti, Mario Scaccia,  Gabriele Lavia e tanti altri”.
Una interminabile lista di nomi da ascoltare col capo chino di riverenza. La cultura richiama, così, la politica ad una migliore memoria. Il Professore conclude la sua brevissima lezione di storia della cultura pescarese assegnando i compiti a casa, anzi, a Palazzo: “Non credo si renda un buon servizio a Pescara ed all’Abruzzo intero, soprattutto in momenti di difficoltà come gli attuali, ignorando questa realtà. Mia opinione è che l’impegno dei pescaresi, a cominciare dal Sindaco in carica, debba consistere nell’esaltare, in tutta la loro dimensione, sia D’Annunzio che Flaiano, compiacendosi, semmai, che figure così illustri abbiano avuto i natali nel cuore della vecchia Pescara.

Daniele Galli

 

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