I cinque libri realizzati dai ragazzi di otto classi della Scuola Elementare “Andrea Bafile” sono stati esposti a Palazzo Patrizi per essere sottoposti alla votazione della giuria popolare, che ha dovuto valutare i libri realizzati in toto dai ragazzi, a partire dalla scelta del tema, della copertina e dell’indice fino ad arrivare ai testi scritti a mano o con il computer, alle foto e ai disegni. Al voto della giuria popolare si è sommato quello della commissione giudicatrice, che, in sintonia con quanto espresso dalla cittadinanza, ha scelto il libro creato dai bambini della 3° A e della 3° B, coordinati dall’insegnante Giovanna Valiante.
Il libro è un invito a meditare sull’atto del nascere, che costituisce l’evento fondamentale per l’individuo, perché è a partire da quegli istanti di vita che lo sviluppo dell’essere umano viene determinato e orientato verso quanto di positivo o di negativo avrà da svolgere. Vincente, poi, la scelta della formica, simbolo dell’operosità, laboriosità e previdenza, caratteristiche essenziali per una comunità ferita da un veneto tragico come quello del terremoto che si appresta a ricostruire case, relazioni e coscienze.
Ai cinque libri in concorso se ne sono aggiunti due collettivi fuori concorso, che hanno affrontato con disegni, poesie ed altri testi il tema del terremoto: la tragedia e la rinascita. Commoventi le copertine: la prima è un assemblaggio inquietante di ritagli di giornali che parlano della catastrofe e delle sue conseguenze, la seconda contiene un messaggio di speranza trasmesso da un arcobaleno di colori forti e rasserenanti della vita che ricomincia.